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A pensar male……..

 

 

Nel dicembre 2014 (teoricamente poco tempo fa, nella pratica un’era politica fa), Berlusconi aveva confidato ad un suo stretto collaboratore la sua visione sulle prossime elezioni del Presidente della Repubblica; in un articolo pubblicato su Libero il 31 dicembre 2014 Franco Bechis riassume la strategia di Berlusconi come segue:
1) evitare in tutti modi l’elezione di Romano Prodi
2) puntare preferibilmente sulla figura di Sergio Mattarella anche se alcuni fidati consiglieri mettevano le mani avanti sul fatto che una persona così apparentemente mite, avrebbe potuto trasformarsi in un ennesimo Scalfaro.
Questo, ribadisco, accadeva appena un mese fa (o poco più). Come si raccordano le valutazioni che Berlusconi faceva sotto Natale con quelle, ben diverse, che Forza Italia sta facendo adesso? Pensare che sia stata l’occasione delle festività a rendere l’uomo più fiducioso di quanto lo sia oggi temo evidenzi una banalizzazione che non rende giustizia alla perfida lucidità messa in atto dallo stesso in tutti questi ultimi venti anni.
Intanto, dall’altra parte dello steccato, Renzi impone il suo candidato di bandiera, ricompatta di un sol colpo il PD ed il resto della sinistra, getta lo scompiglio nelle file degli alleati (più o meno stretti) e sfida tutte le opposizioni a trovare un valido motivo per non voler votare un galantuomo come Mattarella.
Alla vigilia della quarta votazione, il Partito di Alfano decide, per senso di responsabilità, di votare Mattarella dopo aver, per tutta la giornata precedente, gridato il suo dissenso dal metodo, lo stesso metodo aborrito da Brunetta, Toti e compagnia cantante, mentre il Cavaliere, che a dicembre non può aver detto ciò che ha detto per un improvviso attacco di aterosclerosi, tace ben grato, una volta tanto, del fatto che le circostanze gli impongano di starsene zitto ad Arcore dopo aver passato la giornata nel suo nuovo ufficio di Cesano Boscone.
Nel trovare slogan adatti, la letteratura, da Shakespeare (Molto rumore per nulla) a Pirandello (Il gioco delle parti), ci soccorre con abbondanza di riferimenti; nel vedere però Berlusconi così tranquillo ad Arcore e Renzi che si accinge a cogliere l’ennesimo successo senza colpo ferire, mi sovviene un motto caro ad Andreotti: a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca.

 

http://www.liberoquotidiano.it/news/505/11738324/Quel-che-confida-Berlusconi-sul-Quirinale.html

http://www.lettera43.it/esclusive/patto-del-nazareno-lo-strappo-e-un-bluff_43675156482.htm

 

blog: A pensar male…….

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8 comments

  1. riesenfelder 3 febbraio, 2015 at 11:29

    Secondo me si può essere in disaccordo su due cose.
    A. “ennesimo” Scalfaro…. Beh, mica tanto. Su 11 Presidenti, mica ce ne sono stati tanti come Scalfaro. Di certo non Segni, Cossiga, Gronchi e quell’ubriacone di Saragat .
    B. Alfano decide per “senso di responsabilità”… Secondo me, Renzi lo ha pregato “categoricamente”, altro che senso di responsabilità! Non credo sappia neppure cosa sia la responsabilità. Voleva fare il furbo ma furbo non è.

  2. Genesis 3 febbraio, 2015 at 06:50

    Mi contrappongo al detto andreottiano col più gesuano “chi è senza peccato, scagli la prima pietra”…
    Non penso che questa non opposizione fosse dovuta alla gratifica dei quarantacinque giorni donati come per grazia ricevuta, perché la pena ricevuta, di certo, non era conforme al crimine commesso.
    Scacchisticamente parlando, di certo Berlusconi ha ancora qualche neurone che è decisamente più avanti, tatticamente, dei suoi o dei suoi ex, per cui aiuta le mosse dell’avversario per migliorare le proprie, riuscendoci…sempre.
    Entrato di prepotenza nella terza età questo suo fare gli allunga la vita politica che ormai era arrivata ad un declino inarrestabile.
    Purtroppo mi attendo un miglioramento deciso dei consensi berlusconiani, come sempre aiutati dai media, e dagli oppositori, o dagli oppositori nei media, che sempre ne hanno aiutato la classifica.
    Il degradato cavaliere senza cavallo riuscirà ancora a stupire….

  3. Blue 1 febbraio, 2015 at 16:53

    Bella proposta di lettura.
    Personalmente mi interessano i risultati politici conseguenti alla scelta del nuovo Presidente. Un ricompattamento del PD; uno sbandamento totale della squallida destra berlusconiana e non solo, un brancolare nell’indeterminatezza politica alla ricerca (inutile e ridicola visto che, dopo di un primo sbraitare, poi il “rospo” se lo sono ingoiato) di una qualche identità da parte di Alfano & C (alleati di governo, loro malgrado, e malgrado noi…); una totale e significativa inconsistenza del M5S, peraltro già da tempo evidenziata. Non mi pare poco.
    Che poi tale risultato si sia verificato oltre ogni intenzione contenuta nei segreti accordi, potrebbe essere letto o come una trappola mortale (politicamente intesa) organizzata dal PdC (o anche da qualcuno molto più scafato e navigato di lui…) o come un inizio di alzheimer dell’impresentabile, o di tutte e due le cose.

  4. Franz 31 gennaio, 2015 at 22:23

    Non mi pare che la politica messa in atto finora da Renzi possa essere considerata antiberlusconiana, visto che lo stesso pregiudicato considera alcune delle rifome portate avanti come proprie (e in questo sono, ahimé, d’accordo con lui!). Si tratta ora di aspettare l’evolversi della politica renziana. Senza nulla togliere all’elezione di Mattarella, non dobbiamo dimenticare che, come mi é giá capitato di scrivere, non era proprio difficile proporre qualcuno migliore di Casini o Amato. Non siamo perció in presenza di una mossa geniale ma di una mossa furba. E nessuno ha mai negato che la furbizia sia alla base della politica renziana: dobbiamo solo vedere quanto reggerá…

  5. Gennaro Olivieri 31 gennaio, 2015 at 16:53

    Il silenzio in queste ore di un Berlusconi che assiste da lontano al dilaniamento sanguinoso di Forza Italia, non solo pare confermare il ragionamento di M.Ludi, ma addirittura lascia pensare che l’ex-cav abbia di fatto abbandonato la lotta politica. Forse è vero che nel patto del Nazareno Berlusconi non ha chiesto una contropartita politica alla sua non-opposizione , ma solo la salvaguardia della sua persona dagli ultimi pericoli giudiziari e l’integrità del suo impero aziendale. Chissà se aveva previsto, accettato e approvato anche lo sfascio del suo stesso partito.

  6. Kokab 31 gennaio, 2015 at 16:53

    del famoso detto andreottiano l’unica cosa che non condivido è il riferimento al peccato, considerandola una categoria inesistente.
    fatta salva la mia valutazione positiva di mattarella, e aspettando di vederlo alla prova, credo comunque che un po’ di malizia, sia pure in questa giornata positiva, non sia affatto fuori luogo.
    oggi berlusconi ha fatto, con la complicità di renzi, il gioco delle parti?
    non lo sapremo naturalmente mai, ma possiamo sicuramente ritenere che ha ottenuto il risultato minimo che si era prefisso, e cioè sbarrare a prodi la strada della presidenza della repubblica; che poi mattarella possa essere un degnissimo presidente non cancella il fatto che berlusconi, politicamente in declino e con la fedina penale finalmente macchiata, conti ancora più di prodi, e questa non è, sotto nessun profilo, una buona notizia per la nostra democrazia, oltre che per la qualità morale media dei nostri concittadini.
    naturalmente per non avere prodi non poteva pretendere sul serio di eleggere casini, e immagino neppure amato, ed è quindi possibile che renzi gli abbia fatto pagare un prezzo non simbolico, perchè l’uomo è vendicativo e non dimentica certo lo sgarbo delle dimissioni sulla legge mammì, ma a me personalmente una punta d’amaro resta, perchè sono vendicativo quanto berlusconi, e ai 101 dalmati, chiunque siano, prodi lo avrei fatto ingoiare volentieri, anche se per sorte si dovesse rivelare un presidente peggiore di mattarella.

  7. Digian 31 gennaio, 2015 at 14:36

    Commento che mi trova concorde. Anche nella nota finale che, considerando quanta strada si sia fatta da oggi dai tempi bui della Dc e del ventennio berlusconiano, introduce una nota stonata nel far riferimento ad Andreotti, l’uomo che a mio parere e’ stato la vera eminenza grigia della grigissima politica conservatrice e corrotta di cui Mattarella e l’Italia di oggi, è lontana anni luce.
    L’elezioni di un uomo che, per quanto ne possono dire Grillo e strilloni vari, è uno che, nonostante sia stato una vita in politica e spesso non all’opposizione, ha tenuto sempre la schiena dritta e su cui non ci sono assolutamernte scheletri da scovare nell’armadio della sua vita sia privata che pubblica.
    Il mio pensiero torna all’Italia di pochi anni fa, quando si paventava la reale possibilità di avere Berlusconi come prossimo presidente della repubblica. Ed averne invece un altro che già moltissimi anni preferì dimettersi piuttosto che avvallarne i soprusi, da un’immagine di quanto l’Italia sia cambiata e della voglia di voltare pagina che ora c’è nel paese.
    Questa elezione non puo essere affatto minimizzata come una vittoria di Renzi e una sconfitta per Berlusconi. Piuttosto la vedo come vittoria per l”italia che vuole rialzare la schiena e tornare a dare ai sui cittadini un futuro. E, nel frattempo, una sconfitta per coloro che si ostinano ancora a pensare di voler tenere gli italiani con la schiena curva.

    • nemo 3 febbraio, 2015 at 08:58

      Concordo con quanto scrivi, aggiungo alla frase Andreottiana, pensar male non è peccato, che non lo è, anche, pensare bene. Ed è questo, pensare bene che ci fa essere contenti della elezione del nuovo Presidente, nella sua persona e nella sua figura. Solo la storia ci dirà se questa, che abbiamo vissuto è una battaglia vinta o una guerra, putroppo queste cose hanno per forza una valutazione a posteriori, saranno gli atti del nuovo Presidente a fare, la storia, ma se quella passata ha una sua valenza non mi aspetto cose criticabili. Il silenzio di Berlusconi è congeniale alla sua necessità di tenere un taglio basso, dare per definitivo il suo crollo è azzardato e, a mio avviso superficialmente scaramantico. La realtà è altra ed avremo modo di misurarla. Egli sta assumendo quella figura grigia, che fu di Andreotti, fortunatamente non ne ha la forza politica, al momento è addirittura dietro l’enfant prodige della lega, e non ne ha neppure, fortunatamente, l’acume politico, ma il colore grigio, a mio avviso, c’è tutto ! Ora attende, i segnali, li abbiamo visti, che quel famoso articoletto maligno senza padre conosciuto, venga alla luce. Sarà questo il segnale, per lui e per noi, della credibilità della politica che ci governa. Spero vivamente che non sia ripresentato , almeno nella formulazione che ci è stata data, ma sia riveduto e corretto, sono fiducioso, stavolta, però, riprendo quella frase, a pensar male non è peccato!

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