la società

Il pugno di Papa Francesco

Credo che l’intervento di papa Francesco possa bastare a far tirare i remi in barca anche a chi, non conoscendo la storia dell’Islam, cerca la risposta alla paura per strade sbagliate (suggerisco su questo: ISLAM, Passato, presente e futuro di Hans Kung e STORIA DEI POPOLI ARABI… di Albert Hourani). Faccio, di seguito, alcune considerazioni al riguardo:

il pugno di Papa Francesco

Secondo me, la frase detta dal papa non solo non sgretola i punti fondamentali della religione, come qualche teologo dice, ma fa un gran piacere, perché propone il vangelo nella sua sintesi migliore. Scardina le ipocrisie della vecchia curia romana e recupera la bellezza del vangelo. Come dice papa Francesco. In merito alla violenza cavalcata nel nome di Dio, infatti, noi cattolici non abbiamo da insegnar niente a nessuno. Basta ricordare i massacri ordinati con le crociate o la caccia ai catari, ai valdesi, alle streghe o agli indios, o i processi sommari agli ebrei marrani, ossia maledetti o maiali. Senza parlare dell’arrendevolezza, e della remissività sempre dimostrate nei confronti anche dei peggiori sistemi totalitari o fascisti. Oggi, basterebbe parlare dei problemi di finanza sporca, del malaffare dello IOR e della curia romana. O chiedersi il perché del corpo militare dei cappellani, profumatamente pagato dai cittadini italiani… O ragionare su come vengono gestiti i fondi dell’otto per mille, messi ora in discussione anche dalla Corte di Cassazione. O fare i conti sull’incasso per messe pagate come se giovassero ai defunti… Questioni di cui oggi discutiamo proprio perché papa Francesco ha mirato da subito ad una chiesa povera che guardi ai propri limiti, prima che quelli di altri. Che non cavalchi un sistema capitalista, come il nostro, in cui l’uno percento della popolazione ha in mano il 99% delle ricchezze prodotte, in un momento tragico come questo, dove oltre il 50 % va verso la disperazione. Un sistema incapace di difendere i poveri, e che si difende da loro. Che non serve i deboli, ma si serve di loro. Il libro dell’economista Thomas Piketty, di cui oggi si parla tanto, … e letto anche dal papa…., ne è la dimostrazione. Siamo persone con i nostri difetti e i nostri pregi: papa compreso!
Sulle battute dei pii devoti riguardo al pugno che il papa darebbe a chi offendesse la sua mamma…, siamo al ridicolo della crociata in corso contro di lui. All’antitesi del vangelo che la vecchia curia dice di voler difendere. Penso che, se ci fosse Gesù, oggi, non prenderebbe a frustate solo i mercanti del tempio, ribaltando i loro tavoli.., ma avrebbe un bel daffare nel prendere a pedate quei difensori del proprio vangelo, e non del suo.

 

Rimproverare al papa di voler aprire gli occhi chiusi rispetto alle condizioni minime di dignità e di rispetto che dovremmo garantire a tutte le persone comuni, è forse un danno contro i principi umani universali, mai accolti e combattuti dalla chiesa cattolica?
Alcuni dei santi da essa proclamati, ce ne hanno reso il conto…
Da san Pio V (papa Ghislieri), ad esempio, che nel nome di Dio massacrò i valdesi ordinando di cancellare il paese san Sisto, in Calabria, bruciandone vivi 200 e facendone ammazzare altre centinaia rincorrendoli per le campagne mentre fuggivano (compresi vecchi, donne e bambini). A san Sisto IV che concesse ai sovrani spagnoli, … per la sua spietatezza verso gli ebrei, di avvalersi della “santità” di Tomás de Torquemada… Gli ebrei, rimasti tali nei sentimenti e nelle abitudini, da uccidere perché “convertiti in apparenza” solo per poter vivere in Spagna. Li bruciò vivi accendendo 6687 roghi solo a Tolosa nel 1489, per cancellarli dalla terra, ma ne giustiziò così più di 14 mila. A san Carlo Magno che rischiò l’estinzione dei sassoni, che non volevano battezzarsi, decapitandone 4500 in un solo giorno. E che, ciò nonostante, fu incoronato re, e santo, dal papa. A  san Bernardino da Siena che mandò al rogo le streghe e, a san Carlo Borromeo, che fu perfino richiamato dall’inquisizione per averne bruciate qualche centinaio. A Pio IX, beato assieme a papa Roncalli, che dichiarò essere un delirio pensare alla libertà di coscienza come ad un diritto umano. Il papa che obbligò tutti i cardinali, sotto pena di scomunica, a sottoscrivere il dogma della sua infallibilità… al concilio Vaticano I, e che fece tagliare la testa e le braccia ai patrioti Monti e Tognetti, che la storia dimostrerà essere innocenti…
Penso che un po’ di umiltà, e un esame di coscienza, non gusterebbero affatto.
0 lettori hanno messo "mi piace"
Print Friendly, PDF & Email
Share:

1 comment

  1. Luistella 23 gennaio, 2015 at 14:06

    Considerazioni che condivido. Le pie persone che si scandalizzano per il pugno ( o meglio, il calcio dove non batte il sole, mi pare abbia detto) darebbe a chi offende la sua mamma, cosa non diranno ora che Papa Francesco ha parlato di “paternità responsabile”. E nel parlarne ha detto che non è essere buoni cristiani, mettere al mondo i figli, come i conigli… A volte penso che quando il Papa chiede di pregare per lui, lo faccia anche perchè abbia la forza di portare avanti le sue idee , a cui seguono sempre i fatti. Parlare chiaro ai mafiosi ,ai corrotti e corruttori, dare una “riordinata” allo Ior, ecc. .non è cosa molto usuale, e penso proprio che abbia bisogno del sostegno delle preghiere di tutti.

Leave a reply

WordPress Appliance - Powered by TurnKey Linux