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Il canguro azzoppato

CLP 06-662

Il canguro azzoppato

 

Ieri al Senato, come molti temevano, il DDL Cirinnà si è impantanato nelle secche dell’ostruzionismo e nelle imboscate e del fuoco amico, aprendo concretamente la prospettiva del l’ennesimo fallimento di fronte ad una battaglia di civiltà, ormai di retroguardia in Europa, e dell’ennesima figuraccia del Parlamento italiano, che peraltro, essendo abituato, dimostra di non preoccuparsi troppo.
La Legge che porta il nome della ormai sconfortata senatrice romana non prevede l’utero in affitto, e non prevede che una coppia di omosessuali possa adottare un bambino che non sia figlio di uno/una dei due, ma le truppe cammellate di Giovanardi & Alfano sono riuscite ad imporre questo messaggio ai media e al dibattito parlamentare; per contro il PD, che si è ingenuamente fidato del Movimento 5 Stelle, ha dimostrato di non avere la compattezza interna per votare la norma e mettere tutti gli altri partiti di fronte alle proprie responsabilità, o forse, e sarebbe peggio, ha confidato sul fatto che il soccorso pentastellato al voto potesse mitigare l’irritazione che si sarebbe provata oltretevere nei confronti del primo partito italiano.

Sia come sia, oggi il cerino è nelle mani di Renzi, che deve decidere se metterci la faccia o se lasciare il punto a Giovanardi e ai malpancisti del PD, accusati oggi senza mezzi termini da Monica Cirinnà sul Corriere della Sera di essersi messi di traverso per piccoli interessi di bottega, o per aspettative personali deluse.

Perché una cosa sembra abbastanza certa, la deviazione su un binario morto della legge sulle unioni civili, che non è una legge di sinistra, ben altri sarebbero stati i contenuti, ma una legge di civiltà, per il PD sarebbe una sconfitta politica drammatica, per almeno due ordini di motivi: primo perché la cosa sarebbe incomprensibile per tutto l’elettorato di sinistra e anche per un pezzo di quello di destra, ormai maturo a questo passo, e secondo perché sarebbe una vittoria del piccolo cabotaggio dei partiti e dei loro giochi di potere, contro gli interessi del paese e contro un premier che ha fatto della capacità di decidere e di superare gli ostacoli la sua caratteristica principale.
Non sarebbe solo una sconfitta simbolica.

 

Il canguro azzoppato

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8 comments

  1. Tigra 19 febbraio, 2016 at 00:04

    Ho qualche dubbio sul fatto che Renzi non corra nessun rischio con l’affossamento, oggi assai probabile, del ddl Cirinnà, per il solo fatto che è legge di iniziativa parlamentare; è vero, come dice Ludi che avrebbe molto da guadagnare dalla sua approvazione, ma qualcosa, se le cose vanno male, secondo me lo perde.
    Non è una novità che una parte cospicua dell’elettorato di sinistra abbia già abbandonato il PD, rifugiandosi nel voto di protesta o nell’astensione, a causa del job act, della riforma elettorale e della riforma costituzionale, perdere oggi anche questa occasione sul tema dei diritti civili può mettere a rischio il voto d’opinione, quello più colto e più marcatamente intellettuale, oltre che quello delle persone che sono direttamente interessate al provvedimento.
    Fra l’altro si tratta degli elettori a cui non puoi raccontare che è tutta colpa del Movimento 5 Stelle, che come al solito appena ha fiutato il sangue ha ritenuto più utile cercare di danneggiare il PD piuttosto che far valere le considerazioni di merito, perchè queste sono persone che capiscono abbastanza bene che lasciare libertà di voto all’interno del PD è stata una scelta sostanzialmente ruffiana, visto che non si sta approvando, va detto con chiarezza, alcun provvedimento eticamente sensibile.
    Forse Renzi ha immaginato di poter vincere la partita senza impegno e senza rischi, ma io credo che prenderle da Giovanardi non sia per niente una bella figura, e in politica le brutte figure fanno male.

    • M.Ludi 19 febbraio, 2016 at 09:00

      Solo per precisare; io ho detto esattamente il contrario: secondo me il PD ha più da guadagnare se la legge viene affossata che non se passa. Tutti i sondaggi (vabbè , non valgono granchè, ma non abbiamo altro), confortano su una linearità di comportamento della maggioranza la quale ha presentato la proposta di legge in commissione dove sostanzialmente era passata (con l’appoggio di partiti che poi si sono defilati). Poi direi che non so se questa sia la migliore legge possibile sul tema e probabilmente non lo è, ma questo è stato il primo tentativo serio di farne una e coerentemente è stata portata in aula così come è stata discussa, pur sapendo che la controversa questione della stepchild adoption non gode di grande favore nella maggioranza della popolazione (che secondo me non ha compreso bene di cosa si tratta). Dire che la libertà di coscienza in questo caso non fosse appropriata in quanto non si tratta di tema eticamente sensibile, mi pare una forzatura (a voler essere benevolo); il pesante intervento della curia romana sull’argomento mi pare sia sufficientemente confutativo. Per quanto riguarda i riflessi elettorali, beh, possiamo fare solo supposizioni ma se ci atteniamo ai trend indicati dai sondaggi, credo che le tue considerazioni trovino scarsi supporti, ma naturalmente questo non può essere il momento di una verifica. Chiudo con la questione M5S; non credo sia necessario raccontare alcunchè a nessuno: l’evidenza è in ciò che è accaduto e chi ci vuole leggere qualcosa di diverso, stai tranquilla, ce l’avrebbe letto comunque. Concludo dicendo che l’unica morale vera che mi pare di poter trarre dalla vicenda è che ormai da mesi, e temo che andrà così fino alla fine della legislatura, importerà ben poco ragionare in termini seri sui temi proposti alla discussione in Parlamento, e men che meno sui comportamenti tenuti dai singoli parlamentari e dai partiti; molto più peso avrà la volontà di utilizzare ogni pretesto per cercare di far cadere il governo, da una parte, e dall’altra di evitare di essere mandati a casa: costi quel che costi.

      • Tigra 19 febbraio, 2016 at 11:48

        Dei sondaggi ho imparato a disinteressarmi dalla terza volta in cui li ho visti smentiti dai risultati, molte elezioni fa; quanto al resto, se ho equivocato nell’interpretare il tuo commento, ovviamente me ne scuso, ma rimango della mia opinione, la sponda sinistra dell’elettorato, insufficiente a far vincere ma largamente sufficiente a far perdere il PD, difficilmente perdonerà l’affossamento della legge sui diritti civili, il cui valore etico non è dimostrato solo dagli strepiti della curia romana.
        Non credo neppure che Grillo pagherà dazio per aver smentito se stesso, il suo è un elettorato qualunquista e di destra che se ne infischia dei diritti civili, come di qualsiasi altro tema, vota contro a prescindere e non per, e avrebbe votato contro il PD in ogni caso, come farà anche domani.
        Sulla tua conclusione invece convengo totalmente.

  2. M.Ludi 18 febbraio, 2016 at 15:27

    Renzi non ci ha messo la faccia prima e non credo che ce la metterà adesso: la legge Cirinnà è di iniziativa parlamentare e non governativa, inoltre il PD ha lasciato piena libertà di coscienza pur arroccandosi sul voto palese e sul mantenimento della stepchild adoption (la quale, come ben spiegato, è altro rispetto alla vulgata messa in giro). Detto questo non vedo alcuna drammaticità se non per le coppie che attendono da decenni un riconoscimento e diritti che anche stavolta non avranno: che siano così evidenti responsabilità di Renzi (che sicuramente ci sono), non mi pare proprio per niente. In questa partita Renzi aveva tutto da vincere e niente da perdere: se passava la legge, poteva intestarsene la vittoria perchè comunque l’aveva fortemente voluta lui e se non passa (come appare probabile), la colpa sarà di altri (cattodem, integralisti cattolici, malpancisti di ogni sponda e Movimento 5 Stelle che secondo me, su questa vicenda, ha fatto un terrificante autogoal che pagherà in termini elettorali. Intanto Renzi penso che rida sotto i baffi (che non ha) al pensiero dei molti che volutamente sottolineano le sue difficoltà che francamente non mi pare sussistano; l’unico responso palese mi pare essere il rafforzamento delle riforme costituzionali ed elettorali, unici antidoti ai pietosi spettacoli ai quali abbiamo assistito.

    • Bondi James Bondi 18 febbraio, 2016 at 16:48

      Secondo me Renzi se la ride sotto i baffi per il fatto che questo Senato (che pur non elesse Renzi), con la sua spaccatura a proposito di una materia che “l’Europa ci chiede” di regolare, ha dimostrato platealmente di avere un’anima nettamente antieuropea, proprio nei giorni in cui esce alla luce la guerra fra politici amici e politici avversari della UE…

      • M.Ludi 18 febbraio, 2016 at 17:08

        Quello che ha fatto il M5S è del tutto demenziale; se passava la legge potevano intestarsi la vittoria evidenziando, nel contempo, le divisioni nel PD (che con il voto palese sarebbero sate sotto gli occhi di tutti) così facendo si prenderanno completamente la colpa (e già se ne vedono gli esiti con i capannelli che insultano i senatori di Grillo). Ancora più surreale il dibattito sul fatto che Renzi avrebbe dovuto o non potuto mettere la fiducia: ma chi glielo faceva fare? Questa discussione è piovuta come il cacio sui maccheroni in un momento in cui i dati economici e quelli occupazionali destano qualche preoccupazione, così la gente parla d’altro. Alla fine l’unica battuta veramente seria è quella di chi ha detto che il Senato, con questa impresa, ha definitivamente legittimato la sua abolizione.

    • nemo 20 febbraio, 2016 at 18:05

      E’, a mio avviso, la migliore analisi fino ad ora scritta ! eppure quello che scrivi è alla portata di tutti , persino le ultime dichiarazioni della Cirinnà avrebbero, ripeto, avrebbero dovuto portare un pochino chiarezza sulle cose di cui si sta parlando. Sorvolo sulla ottima scelta di Renzi di non legare, in alcun modo, la legge alla maggioranza. Questa si sa ha una forte presenza di quella falange che si autodefinise progressista ma alla prova dei fatti è comunque di stampo conservatote. La mancata coesione del PD su questo era evidente e bene ha fatto a non tirare troppo la corda, piuttosto saranno gli elettori, se mai, a far valere le loro idee, quando sarà il momento e se. Perchè non dimentichiamo che se le cose vanno come si spera questo sarà l’ultimo Senato della Repubblica. Faccio una piccola deviazione per rammentare se mai ce ne fosse ancora…il bisogno che nel nostro Paese gli unici che vengono eletti dal Popolo sono i suoi rappresentanti ovvero , ben strano lo so, quelli che hanno dato di loro ben misero spettacolo, in parole e fatti…Le altre figure istituzionali non ha l’avallo delle elezioni generali ma seguono altre regole, almeno fino a quando sarà vigente questa Costituzione, la cosa sta diventanto stantia, come la carne marcia, e puzza di qualunquismo.

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