le storie

Gagarin non è mai stato qui – 2

Seconda Puntata

 

20 Giugno, caffè doppio

Sbircio assonnata le colleghe che ciarlano nei corridoi: che avranno da gracchiare? Già il tempo che passa è una brutta bestia, passando a 34 gradi lascia segni sgradevoli su volti e toni. Se io fossi un uomo, con che tipo di donna uscirei? E mi sorprendo a decidere che non uscirei con nessuna delle donne che conosco. Avrei paura di essere perseguitato dopo la prima notte insieme, letteralmente. Ho un’amica che fa stalking, lo chiama amore. Una volta mi strappò il cellulare dalle mani per chiamare un tizio che alla vista del suo numero non rispondeva da 1 anno e 7 mesi. Non rispose nemmeno al mio di numero (mica scemo) ma mi richiamò la mattina dopo chiedendo chi fossi: fui tanto tentata di dirgli la verità e di aiutarlo a mettersi in salvo ma prevalse la mia solidarietà femminile e mi scusai dicendo che avevo sbagliato numero. Luca é un uomo fortunato: lui non chiama, io non chiamo. Siamo una coppia equilibrata.

“Arianna, non chiami mai”

“Mamma… ci siamo sentite due giorni fa”

“Si ma perché ho chiamato io”

“Ma cosa cambia chi chiama? L’importante è cosa ci si dice… come va?

“Bene ma tu chiama papà domani, ciao tesoro”

 

21 Giugno, 21:30

Da casa mia si vede San Luca. E le scale che vanno su, fino al santuario.
Finalmente si alza il vento. Ci sarà qualcosa da fare ..mm..la birreria, si, stasera esco.

“Salve, una media… ben fredda”

“4 euro… è nuova di qua? Non l’ho mai vista… ”

“… Mmm. sì… cioè no, ci vivo da anni… ”

“Ultimamente arrivano tanti studenti nei paraggi, in questo quartiere le case sono accessibili… ”

E brutte –  pensai – ma andava bene che parlasse ancora, un’offerta di normalità, nascondersi tra quelli del quartiere… come si chiamano? I compaesani, no, i coresidenti.

“Me ne dà un’altra… ?”

Mi guardo intorno. Un anziano chino sul giornale, ben vestito e rasato. Sembrava mandato lì in libera uscita da una moglie igienista. Il vecchietto mi guarda e mi fa : “Le va se le offro un’altra birra? ”

“Mm..no grazie… sto qui poco..”

“Allora in questo breve tempo che sta qui ne offre lei una a me?”

“Certo, una media?”

Ora era accanto a me… sapeva di talco. E un po’ di naftalina.

“Non l’ho mai vista qui..sono abbastanza vecchio da conoscere tutte le facce dei dintorni”

“Sto al 78”

“Ah..quella bella palazzina vicino al parco…”

“Sì… bella”

“Una volta ci viveva un amico lì, un caro collega di lavoro. Facevo il macchinista alle ferrovie statali. Amo i treni e ho tanta nostalgia della guida”

Detesto i treni.

“Ah certo lei viaggerà solo in aereo. Possibilmente con un solo bagaglio a mano. Rigido. Poco pesante. Solo con l’essenziale come si fa oggi. Sa, una volta quando ci si spostava si portavano tante cose, gli oggetti di una vita, erano spostamenti per lunghi periodi. Ci si spostava per andare a lavorare, per sposare, per andare a trovare parenti più ricchi… non c’erano spostamenti per piacere, non ce li si poteva permettere; lei sembra una che non viaggia per diletto…”

“Ah sì? e cosa glielo fa pensare?”

“Le sue mani, il suo corpo… si muovono poco. Non cercano piacere”

Era abbastanza.

“Devo salutarla, ho un impegno”

“Certo, certo… grazie per la birra, a buon rendere”

Speriamo di no.

“Ciao Maria, dove eri? Ti ho cercata…”

“Sono stata da mia madre, sta così male poverina”

“… mi spiace… ti avevo telefonato per una cosa che ora è stupida da chiedere”

“Ari dimmi pure… mi distrai”

“Mi stavo chiedendo… ma… il sesso, dopo i 60 anni si fa? È meglio o peggio di come è a 45?”

“Mooooolto meglio… non so come è ma il sesso più sfrenato  io lo sto facendo ora a 62 anni..”

“È che è stata una giornata dura, sono brilla e  un tipo anziano che puzza come Eta Beta mi ha dato della frigida”

“Chi è Eta Beta?”

“Non importa..comunque..ho bisogno che mi si dica che non è troppo tardi”

“Arianna… puoi anche prendere una pausa di 10 anni… perché ora non provi a dormire?”

“… Notte Maria, sogni d’oro”

Mentre guardo verso i colli un terribile tonfo. E un altro. E poi urla di donna. Ma che succede? Uno degli ammazzamenti estivi proprio qui, mentre infilo il pigiama. Che cosa fastidiosa.
La donna urla ancora, ora di più. No, io non scendo, mi faccio i fatti miei, sempre meglio… e poi lei lo avrà perseguitato, ne son certa.
Continua a urlare; all’ennesima richiesta di aiuto infilo una gonna in lino e scendo le scale. Ma la voce veniva dal terzo o dal primo piano?

Busso alla porta dell’inquilino del terzo. Nessuna risposta ma si fa silenzio. Suono il campanello.

Una voce maschile: “Chi è?”

“… mm… sono una nuova inquilina, sto al 4° piano, mi chiedevo se lei avesse le chiavi della cantina, ho bisogno di dare un’occhiata al contatore generale… ”

“Ma chiami l’amministratore, scassapalle”. Corrono davvero in fretta le voci sulle persone nei condomini.

Non si sentiva più la voce della donna.

“Lei non è cortese. Sa che potrei chiamare la polizia per le urla che arrivano dal suo appartamento? che dice?”

“Che devi andare fanculo… ”

“Ci vai tu, apri questa porta o chiamo tutti i condomini… tutti e 76 intendo”

Il tizio aprì la porta.

“Vieni pure,  signora in giallo”

Sbircio all’interno, una donna era seduta sul divano, all’apparenza non aveva segni di percosse

“Sta bene?”

“… Sì abbastanza… grazie… ”

“Lo vede coi suoi occhi, è tutto a posto ora se ne torni a casa, vicina premurosa!”

Mi volto e riprendo le scale, lentamente, per carpire eventuali rumori… nulla, tutto calmo. Eppure qualcosa non tornava… La voce della donna… non era la stessa che avevo avvertito dal mio appartamento, questa aveva un nitido accento straniero, dell’est… allora chi aveva urlato disperatamente?

 

 Continua…

Prima Puntata

Terza Puntata

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8 comments

  1. M.Ludi 29 giugno, 2015 at 14:03

    Non credo che Elisa voglia introdurre una discussione sull’attitudine a fare sesso alle varie età, ma il dialogo tra Arianna e Maria introduce un ben più vasto, possibile, argomento di discussione su ciò che la vita riserba ai sessantenni di oggi i quali, come me, sono stati gratificati dalla “Fornero” con qualche anno di lavoro in più. Il dialogo con il vecchio avventore del bar sembra indulgere un pò su questo aspetto ma penso sia solo un diversivo, un inganno posto lungo il percorso della trama.

  2. M.Ludi 29 giugno, 2015 at 14:03

    Non credo che Elisa voglia introdurre una discussione sull’attitudine a fare sesso alle varie età, ma il dialogo tra Arianna e Maria introduce un ben più vasto, possibile, argomento di discussione su ciò che la vita riserba ai sessantenni di oggi i quali, come me, sono stati gratificati dalla “Fornero” con qualche anno di lavoro in più. Il dialogo con il vecchio avventore del bar sembra indulgere un pò su questo aspetto ma penso sia solo un diversivo, un inganno posto lungo il percorso della trama.

  3. Tigra 29 giugno, 2015 at 12:54

    Bene anche la seconda puntata, se pure un po’ più breve.
    Si caratterizzano meglio i connotati della protagonista, si introduce un problema universale, che più o meno ci attanaglia tutti (come sarà il sesso ad età non più verde; tutti speriamo che Maria abbia ragione, ma non ci credimo fino in fondo), e si confermano gli elementi del thriller (forse psicologico) che si erano intravisti nel primo capitolo, e che a questo punto presumo costituiranno l’ossatura della narrazione.
    Arianna deve essere una tosta se di notte bussa da sola alla porta di un uomo che sta forse picchiando una donna…

  4. Tigra 29 giugno, 2015 at 12:54

    Bene anche la seconda puntata, se pure un po’ più breve.
    Si caratterizzano meglio i connotati della protagonista, si introduce un problema universale, che più o meno ci attanaglia tutti (come sarà il sesso ad età non più verde; tutti speriamo che Maria abbia ragione, ma non ci credimo fino in fondo), e si confermano gli elementi del thriller (forse psicologico) che si erano intravisti nel primo capitolo, e che a questo punto presumo costituiranno l’ossatura della narrazione.
    Arianna deve essere una tosta se di notte bussa da sola alla porta di un uomo che sta forse picchiando una donna…

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