le storie

Gagarin non è mai stato qui – 3

Terza puntata

 

 

24 Giugno

Caffè e giornali: Roma, grave giovane colpito da pugile dopo lite tra cani (?); Lecce, denunciati i datori di lavoro per caporalato e violenza alle donne nei campi; attentato di Lione, il colpevole confessa: “ma non sono un terrorista”… sarà un vegano… o un animalista.

Quelli ce l’hanno a morte con noi umani. Per salvare un polletto metterebbero chi lo mangia sul barbecue. Preciso: gli animali mi son simpatici ma non mi interessano. Come se a voi non piacessero quelle con grandi tette o le bibite gassate. Sono solo gusti, non sto per farmi un soprabito di pelle di cani dalmata.

 

01 Luglio

La nuova ondata si chiama Fegerotonte, chissà chi era. E chissà chi scova sti nomi. Me lo immagino sommerso dai libri di mitologia in cerca di nomi che facciano paura. Se chiamassimo i 40 gradi … che ne so… Antonella o Mario, non farebbero tanta paura e, son sicura, avvertiremmo almeno 4 gradi di meno.

Mentre stendo il bucato dalle scale strani suoni, il gatto del tizio del secondo piano. Una volta l’ho salvato mentre cercava di buttarsi giù dal tetto. Se avessi quel proprietario anche io ci proverei.

 

Pronto… ciao mamma…

Arianna, dobbiamo parlare

Si, di cosa?… mamma, ci sono 38 gradi

Dobbiamo parlare delle tue sorelle

E ti pareva

Ti chiamo dopo la doccia mami…

Tanto non richiamerai…

 

Non ricordo l’ultima volta che mia madre ha esordito con un “come stai”… forse mai. Gli psichiatri ci inducono a pensare che non sanno dirlo ma ci amano comunque. Io non ci credo. Chi ama trova il modo.

Nemmeno Luca mi chiede come sto, io a lui sempre. Forse è meglio così, non lo sento più.

Ancora il miagolio… non è il gatto, è un lamento umano.

Apro la porta, si, una donna che si lamenta, un grido soffocato.

Faccio le scale, speriamo di non incontrare il tipo dell’altra sera.

No, è dal primo piano. Allora è la donna che non si vede da tanto. Quella che ha abbandonato l’auto in cortile. Un uomo sta chiudendo la sua porta … mi guarda.

Qualcosa non va?

Mi scusi, non volevo curiosare… cioé, in realtà mi chiedevo se aveste bisogno di aiuto

No, grazie, è tutto a posto”, secco.

Sere fa ho sentito delle urla spaventose..dal suo appartamento?

Non è il mio appartamento, è quello di mia sorella e non  saprei risponderle

Lo guardai meglio, sui 50 anni, viso stanco, provato… belloccio. Camicia e pantaloni non erano stirati.

Beh..visto che è tutto a posto, andrei

Non volevo essere sgarbato, grazie per l’interesse

Di nulla, se avete bisogno di qualcosa passo l’estate in città

Ecco, ora penserà che sono una che non ha programmi né amici con cui farne.

Non ha programmi?

No. Arrivederci

Birra al pub. Sento che Eta Beta mi sta aspettando. Ed eccolo lì.

Mi rassegno: “Le va una birra?

Grazie

Come sta?

Mah, sempre uguale, lei?

Non volevo farla scappare l’ultima volta

Non è stata colpa sua, è il caldo, mi rende intrattabile (in realtà era proprio stata colpa sua e io sono sempre intrattabile)… ha mai sentito parlare di persone violente nel mio stabile?

Mmm… mi faccia pensare..una volta morirono due ragazzi di overdose di fronte al suo ma non ricordo di altri episodi

La mia idea dell’ambiente in cui vivo migliora sensibilmente.

Sa, l’altra sera ho sentito della urla..beh non erano urla normali, erano urla …come di una donna che viene sgozzata o violentemente malmenata

Uh… terribile

Già

Beh, se le ricapita chieda aiuto qui in osteria, c’è sempre gente, son persone conosciute

Ok, Eta Beta farò così.

Mi chiamo Italo, piacere

Aveva i treni nel karma.

Arianna, arrivederci

 

 

04 Luglio, ore 23, 40

Ari, forse stai amplificando, c’é silenzio in città e hai avvertito quelle grida più forti di quanto non fossero

Ma no Bianca, ti assicuro che era una donna che chiedeva aiuto. Non l’ho sognato

Va bene, il caldo mi fa male ma non sono una matta visionaria. O almeno non lo ero un mese fa, ne son certa.

Bianca, devo chiudere, è la stessa persona, sta urlando

Stavolta non aspetto, scendo le scale di corsa, primo piano.  Silenzio. Si apre la porta.

Lei penserà che sono proprio un’impicciona”. Era l’uomo poco stirato.

Si, direi di sì

Sente queste urla?

Le sento… e le conosco”. Lo disse corrugato, con una tale intensità che mi vergognai di stare lì davanti a lui.

Buonanotte” e tornai nel mio appartamento.

 

 

07 Luglio

Io e Pietro il Grosso ormai siamo buoni coinquilini. Non potrà mai sostituire Gianni ma non lo sento più avverso. Anzi, ha promesso che mi aiuterà con i rumeni, che restano quelli più molesti. Ho pensato che se provoco uno scontro tra etnie potrei avvantaggiarmene.

Comunque ora parliamo se ci incrociamo per le scale.

Pietro hai sentito le urla disperate due sere fa?

No..io Martedì e Giovedì vado a palestra fino tardi”..

Palestra?? Avrei giurato che è ingrassato, devo informarmi sulla disciplina che segue, per evitarla.

La sua t-shirt, attillatissima sul pancione, riporta: I’m tired of thinking of you e un cuore rosso sull’ombelico slargato ai lati per ovvi motivi.

Dovrei anche informarmi sui luoghi dove fa acquisti.

 

07 Luglio, ore 19, 45

Aprendo il portone di casa quasi inciampo.

Ha bisogno di aiuto?

No grazie, sono distratta… ah salve, è lei

Sì, sono io… ” e scappò via dalla porta interna sul cortile.

 

08 Luglio

Mi scopro a pensare a lui, al tizio stropicciato.

Che sciocca, forse è proprio quello che ammazza donne a coltellate e domani sarà su tutti i giornali: altro caso di femminicidio a Bologna, arrestato il colpevole.

Si, lo beccherebbero subito, scapperebbe giusto fino alla birreria, farebbe due chiacchiere con Italo, che lo convincerebbe che costituirsi è sempre meglio che trovare una spaccaballe sulle scale ogni sera.

 

11 Luglio

Ha ragione Bianca, sto immaginando ciò che non esiste. Ho bisogno di occupare queste lunghe giornate, tutto qui.

Suonano alla porta, è Pietro.

Tu sentito grida ieri sera?

No, ero a cena fuori… una donna?

Sì, una donna, come diceva tu

Da che appartamento?

No capito bene… dalla cantina

La cantina? Ecco dove l’assassino le porta, in cantina.

Te la senti di venire giù con me? Diamo un’occhiata

Ok ok, ti seguo”.  E andare avanti no?

Pietro da quant’è che qui manca la luce? E’ tutto buio.

Gianni… ci pensava lui

 

Se ci fosse Gianni, tutto questo non accadrebbe. Avrebbe già capito e dipanato il mistero e mi avrebbe detto che va tutto bene davanti a un vino fresco.

Mi resta Pietro… e Italo… e non so proprio che farne.

 

 

Continua …

 

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