le storie

Gagarin non è mai stato qui – 4

Prima puntata
Seconda puntata
Terza puntata


 

 

Quarta puntata

 

12 Luglio
Io e Pietro in cantina non avevamo trovato nulla. Nulla di sospetto, solo ragnatele e bici dismesse.
Decido di fare una spesa più grande, comprensiva di gelati di vari gusti e colori, non si sa mai.
In cortile seduto sulla panchina lui, lo stropicciato: “Buondì”, gli faccio; lui bofonchia qualcosa, gli sono proprio antipatica, mi dico. Ma mentre mi avvio verso il parco mi ferma: “Senta… a proposito di quelle urla che dice di sentire…
Non dico, le sento
Si, lo so…  quante volte …  frequenti?
Beh…  da un mese si, abbastanza. Forse una volta ogni due o tre giorni…  lei sa qualcosa vero?
Non rispose ma ebbi l’impressione che non volesse restare solo e continuai: “di cosa si occupa? Posso chiederglielo?
Sono un medico anestesista…  lei?
Oh…  nulla di così importante… correggo bozze per una casa editrice
E da quanto tempo vive qui, in questo condominio?
Saranno… ormai sono 12 anni; lei ci viene e trovare sua sorella…
“Si…”. Si alzò, mi fece un forzato cenno con la mano e andò verso la sua auto.
Pensai che a fuggire da situazioni scomode era molto più veloce di me. Peccato, volevo chiedergli il nome.

 

16 Luglio, ore 22,45
Busso alla porta di Pietro: “Lo senti?
Si noi sentito… è un gatto”. Ma che tipo di gatti ci sono in Russia?!
Ma no! sono lamenti umani…
Ahhhhhh…  se tu pensa così allora è così
Ok, archivio Pietro il Grosso come mio vice nelle indagini.

 

20 Luglio
Di ritorno da un week end al mare trovo la casa a soqquadro. Svaligiatori estivi. Vestiti… oggetti… tutto sparso, i cassetti svuotati. Chiamo il 113, mandano una volante.
L’agente ha la sintassi inoffensiva di chi lavora nelle forze dell’ordine: “ha scritto su Facebook che stava partendo?”
Non sono sui social
Che sito è?
Non sono su Facebook e non ho scritto da nessuna parte in internet che sarei partita”, scandivo bene.
Cosa le manca? Oltre al televisore?
… Mm… le collane… ma non valevano molto..due orologi… e un anello…

L’anello. Quello col diamante, l’unico anello di fidanzamento che abbia mai avuto, rubato. Meglio così. Spero lo vendano bene.
Mi fa firmare il verbale. Poi chiedo a lui e al suo collega di fermarsi qualche minuto in più e racconto delle urla notturne e dei miei sospetti sulle violenze a una donna.
Mi dicono che d’estate capita di amplificare le cose.
Bianca capisci? Ho subito un furto e in più mi hanno dato della pazza
Cara non credo intendessero ciò, volevano tranquillizzarti
La tua indulgenza verso tutti fa venire i nervi lo sai?
Si, me lo dici sempre. Ora però voglio che cambi la serratura al più presto
Lo farò. Baci

 

22 Luglio
Dopo aver fatto ordine in casa decido che merito un regalo e chiamo qualche albergo in Toscana: adoro parlare con i receptionist degli alberghi, parliamo e basta, non prenoto mai; di come son fatte le stanze, dei letti, della vista dalle camere, del tipo di ospiti, degli itinerari e del cibo locale. Dopo 6 o 7 telefonate ero appagata. Avevo immaginato Siena, San Gimignano, Cortona, Anghiari…
Mi sveglia un forte tonfo. E’ caduto qualcuno..o qualcosa. E le urla della povera donna, è proprio lei.
Scendo velocemente le scale ..fino al primo piano. Sbatte violentemente una porta dal secondo e per un momento i rumori si accavallano. Mi fermo e ascolto. Una donna piange e grida..dice qualcosa come non farlo più… vai via…
Ho paura ma è più la pena e busso alla porta: apre lui, l’anestesista, mi aspetto che mi sferri un pugno. Ma mi fissa, stanco, non parla. Penso che non  può essere lui a fare del male a qualcuno, ne sono certa. D’istinto gli chiedo se vuole uscire da lì, fare due passi, son le due del mattino. Continua a fissarmi, poi attacca a ridere. Rideva di gusto. Dovevo sembrargli proprio sciocca.

 

23 Luglio
Io e Giorgio, si chiama così, abbiamo camminato nel parco fino alle 5 del mattino. Mi ha detto di sé , degli studi, della passione per la medicina, del suo fallito matrimonio… insomma di tutto tranne che della donna che urla. Ho provato a fargli delle domande ma le eludeva gentilmente.
E poi mi ha chiesto di me. Come ero arrivata in questa città, perché e il resto. Ma io non sono brava sui perché, mi vengono meglio i come e i quando. Dopo averlo conosciuto ero ancora sicura non fosse responsabile delle violenze …  anzi, cominciavo a dubitare che qualcuno stesse subendo violenze. Ma allora cosa nascondevano in quella casa?

 

28 Luglio
Il mese sta finendo. Il caldo ancora resiste e di piogge nemmeno l’ombra. Italo ha detto che non pioverà fino a fine agosto e lui ci azzecca. Fa incazzare ma ci azzecca.
Arianna, ciao tesoro
Ciao mamma, che fai?
Vado dal medico… papà non sta bene, non si orienta più…

Ecco, ci siamo, lo sapevo. E’ questo maledetto caldo. Fa male, porta male.
“Mamma, vuoi che venga?”
“Te lo faccio sapere”
Avrei voluto dirle che anche io non mi oriento più. Che vorrei che lei fosse ancora in forze per ascoltare. Se solo piovesse.
Vado al pub.
Italo, ricorda che sentivo una donna urlare di notte nel mio stabile?
Si certo, la sente ancora?
Si la sento ma non comprendo chi e perché vive in quell’appartamento
Le interessa tanto questa storia vero?
Dice?
Mi pare di sì, oltre al tempo non mi parla di altro. Sembra riguardi un suo parente stretto… o se stessa
Dice che mi sto inventando tutto?
No, no… parliamo ormai da un po’ e ho abbastanza fiducia nelle sue capacità intellettive. Dico semplicemente che qualcosa la sta attirando verso quella casa e i suoi abitanti
E non gli avevo ancora detto di Giorgio.
Italo…
Si, lo so … deve andare
Già”… ma scoppiai in una risata, lui mi salutò annuendo.

 

continua…

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