le scienze

Il futuro della scienza: “Avremo il potere degli dei”

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Il futuro della scienza: ” Avremo il potere degli dei ”

Un importante fisico teorico ha interpellato i migliori cervelli scientifici della nostra epoca per fornire una visione sorprendente del futuro.

di Roger Highfield
(Traduzione Redazione Modus)

 

Poco prima che Sir Isaac Newton morisse, lamentò come si sentisse umiliato dal pensiero di aver intravisto solo una frazione del potenziale della grande rivoluzione scientifica che aveva contribuito a lanciare. Poco prima di morire, parlando con il nipote Conduitt infatti, dichiarò di se stesso: «non so come io possa apparire al mondo; ma, quanto a me, mi sembra di essere stato solo come un ragazzo che gioca sulla riva del mare, divertendomi di quando in quando nel trovare un ciottolo più liscio o una conchiglia più bella del solito, mentre il grande mare della verità giace interamente sconosciuto (undescovered) davanti a me».

Tre secoli dopo, il grande oceano della verità non è più così misterioso. Secondo il fisico teorico professor Michio Kaku del City College di New York, stiamo entrando in una nuova era di potere umano: “Abbiamo sbloccato i segreti della materia. Abbiamo districato la molecola della vita, il DNA. E abbiamo creato una forma di intelligenza artificiale, il computer. Stiamo facendo la transizione storica dall’età di scoperta scientifica all’età di padronanza scientifica in cui saremo in grado di manipolare e modellare la natura, quasi, ai nostri desideri.
Tra le tecnologie che Kaku crede cambieranno la nostra vita nei prossimi decenni sono le auto che guidano se stesse, organi umani cresciuti in laboratorio, televisioni a 3D, robot in grado di svolgere le faccende domestiche, occhiali da vista che fungono anche da centri di “home entertainment”, lo sfruttamento dei geni per alterare l’invecchiamento umano e la possibilità dell’invisibilità e forme di teletrasporto.

Avremo il potere di animare l’inanimato, il potere di creare la vita stessa“, dice il prof. Kaku. “Avremo il potere degli dei. Ma avremo anche la saggezza di Salomone?
In una serie chiamata “Visioni del futuro” (della BBC) , il prof Kaku parla con i pionieri di oggi sul come ci stiamo muovendo dall’essere osservatori passivi della natura al divenire suoi coreografi. Ecco le loro notevoli speculazioni su come la rivoluzione scientifica e tecnologica trasformerà la vita e la società nel 21° secolo.

 

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Il futuro della fisica

Il teletrasporto
Prof. Anton Zeilinger dell’Università di Vienna
Abbiamo raggiunto il teletrasporto quantistico 10 anni fa, e lo stiamo usando in maniera regolare con le informazioni contenute da un sistema. Queste informazioni vengono teletrasportate ad un altro sistema, che assume le informazioni con esattezza, quindi diventa identico all’originale.
“Se si sogna di teletrasporto degli esseri umani – bene, possiamo sognare – allora vari tipi di domande sorgono, come ad esempio: che cosa vuol dire essere ‘me’ quando qualcuno mi teletrasporta ed io sono consapevole che ciò che viene teletrasportato sono informazioni – non materia , non la roba di cui sono fatto – cos’è che finisce là?

 

La prossima generazione di energia nucleare
Prof Sir Chris Llewellyn Smith Direttore, programma fusione Regno Unito
Tra il 2025 e il 2030, saremo pronti per iniziare a costruire una centrale a fusione che produrrà energia elettrica (da fusione nucleare, piuttosto che da fissione, la reazione che spinge le centrali nucleari esistenti). Dopo di che, prima della metà del secolo, speriamo di avere energia da fusione in grande scala.

 

Energia elettrica dalla vita delle piante
Dott. Andreas Mershin, Centro di Ingegneria Biomedica, MIT
Le piante hanno sviluppato questa sorprendente capacità di catturare la luce solare e creare energia chimica e immagazzinarla. Ora possiamo prendere la macchina – la proteina all’interno della pianta chiamata fotosistema, che è responsabile per la generazione dell’energia per la pianta – e dirottarne la funzione per creare energia elettrica solare. Il nostro obiettivo è quello di fornire un’alternativa ai normali pannelli solari a base di silicio. Quello che stiamo cercando di fare è produrre un materiale che si può dipingere su una superficie metallica, esporre alla luce ed avere dell’energia elettrica.

 

Eserciti nanorobot
Dott. John Alexander, l’Università Joint Special Operations (JSOU)
Sul campo di battaglia, i nanobot andranno a fare un sacco di cose, possono cercare e distruggere obiettivi specifici, per esempio. Avete sentito parlare dei ‘nanobot chirurghi’ che si possono iniettare nel flusso sanguigno – bene, possono entrarvi per riparare un vaso sanguigno ostruito, oppure potrebbero essere in grado di entrare e creare dei buchi nei vasi sanguigni per distruggere un avversario. Le fasi embrionali sono in corso, e si sta facendo un sacco di lavoro.

 

Armi imbattibili
Dott. Nick Bostrom, Università di Oxford
Con una forma avanzata di nanotecnologia, sarebbe possibile costruire diversi tipi di sistemi d’arma per le quali è molto difficile vedere come una difesa efficace possa essere possibile. A mio avviso, una forma avanzata di nanotecnologia è probabilmente il più grande rischio esistenziale che l’umanità dovrà affrontare in questo secolo.

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Il futuro della bilogia

Un mondo libero da malattia
Ray Kurzweil, inventore e futurologo
Avremo i mezzi, entro 5 o 10 anni, di riprogrammare la biologia lontana dal cancro, dalle malattie cardiache, per superare davvero le principali malattie che ci uccidono. Siamo nelle prime fasi di quel momento, ma la nostra capacità di fare questo è in crescita esponenziale – si raddoppia ogni anno.

 

La fine dell’invecchiamento
Prof. Leonard Hayflick, University of California, San Francisco
Il nostro consapevole riconoscimento della finalità della durata della nostra vita è la chiave del modo in cui viviamo. Praticamente ogni aspetto della nostra vita è regolato dal nostro senso di sé e dal nostro senso di quando invecchieremo, e, naturalmente, quando moriremo. Bisogna pensare davvero seriamente al manomettere il processo di invecchiamento e quali potrebbero esserne le implicazioni .”

 

Perfezionare il corpo umano
Prof. Susan Greenfield, direttrice della Royal Institution
Non credo che ci dovremmo preoccupare più di tanto se vogliamo vivere per centinaia d’anni, ma perché lo vorremmo. Abbiamo bisogno di un dibattito pubblico sul motivo preciso per cui vogliamo che i nostri figli siano perfetti e se questo effettivamente darebbe loro una vita più felice e più soddisfacente. Da un lato, naturalmente, non vogliamo che loro siano obesi o clinicamente depressi. D’altra parte, mi auguro che la gente auspichi che i loro figli siano vari e interessanti e interessati agli altri, piuttosto che tutti uguali e perfetti.

 

Il controllo sulla evoluzione umana
Joel Garreau, autore de L’evoluzione radicale
Per la prima volta, le nostre tecnologie non sono tanto rivolte verso l’esterno a modificare il nostro ambiente come per l’agricoltura o per i viaggi nello spazio; sempre più, le tecnologie sono indirizzate verso l’interno, a modificare le nostre menti, i nostri ricordi, il nostro metabolismo, la nostra personalità e i nostri bambini . E questo non è in qualche lontano futuro di fantascientifico – questo è nel presente. Ormai la cosa che è scioccante è che se siam capaci di fare tutto ciò, stiamo dicendo che gli esseri umani stanno diventando la prima specie capace di prendere il controllo della propria evoluzione.

 

Geni geneticamente modificati
Prof. David Farb, Università di Boston, Massachusetts
L’ampliamento della memoria umana è certamente nel regno delle possibilità scientifiche. E potremmo essere in grado di modificare non solo le nostre capacità intellettuali, ma anche le nostre capacità fisiche. Se potessimo tramandare questi geni potenziati geneticamente, potremmo evolvere in modo diverso. Non possiamo permetterci di non riflettere su questa questione e trovarci impreparati.

 

Risintonizzazione il cervello
Dott. Francis Collins, US National Human Genome Research Institute, Bethesda
Supponiamo che potessimo sviluppare – data la nostra comprensione di come funziona il genoma e quindi di come funziona il corpo – un approccio che possa migliorare la nostra memoria;cosa c’è di male in questo? Beh, si pone la questione di chi deciderà che cosa è un miglioramento, e quel qualcosa sarà a disposizione di tutti o sarà un altro esempio di separazione tra le persone che hanno le risorse e le persone non le hanno?

 

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Il futuro del computing

La famiglia virtuale
Jaron Lanier, pioniere di realtà virtuale
Una idea è che le interfacce di realtà virtuale potrebbero semplicemente essere integrate nel corpo umano. Potremmo avere un display incorporato in qualsiasi di una pluralità di strati all’interno dell’occhio, o nel tratto ottico – o, addirittura, nel cervello stesso.”
Ma queste possibilità sollevano interrogativi inquietanti. Che cosa succederà se si assumono tante identità diverse che cominciamo a perdere il nostro senso di identità? Cosa succederà se si comincieranno a preferire i social network virtuali alle nostre reali reti sociali? E la famiglia soffrirà se passiamo più tempo con la nostra famiglia virtuale che quella vera?

 

Robot biologici
Prof. Rodney Brooks, Massachusetts Institute of Technology
Come specie, stiamo iniziando a mettere la nostra tecnologia informatica di calcolo all’interno del nostro corpo – stiamo diventando un po’ più robotici.
Allo stesso tempo, le nostre tecnologie sono sempre più biologiche. Nel corso dei prossimi 50 anni, vedremo robot con più componenti biologiche e persone con più componenti elettronici.”

 

Macchinari Superumani
Paul Saffo, pronosticatore di tecnologia, presso la Stanford University
C’è una buona probabilità che le macchine saranno più intelligenti di noi. Ci sono due scenari. Quello ottimista è che queste nuove macchine sovrumane saranno molto gentili e ci tratteranno come animali domestici. Lo scenario pessimistico è che non saranno molto dolci e ci tratteranno come cibo.

 

Intelligenza artificiale
Eliezer Yudkowsky, Singularity Institute for Artificial Intelligence, California
Abbiamo una scelta nel modo in cui creeremo l’intelligenza artificiale. Rammentando che devi essere molto sicuro che una mente ‘creata’ non voglia mai andare ad auto-migliorarsi e che non abbia mai l’intenzione di voler qualsiasi cosa a danno della vita intelligente. Quella ‘pistola‘ va trattata come se fosse carica.

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2 comments

  1. Genesis 28 febbraio, 2016 at 07:39

    In ogni paragrafo leggo la dubbiosità degli scrittori nei confronti della sfera più umana delle scoperte ed invenzioni. Che questa sia la mal digerita “etica scientifica”? In pratica si scrive in ogni trafiletto che una scoperta o un’invenzione, oppure un qualcosa di già attuale, se maneggiato con cura diverrebbe (o è) divino, cioè figlio di un qualcosa che non si riesce nemmeno ad immaginare, creatore e plasmatore della vita.
    Dei temi discussi nell’articolo, vi sono effettivamente quelli legati alla natura, o meglio, al gioco più o meno pulito che l’uomo vuole fare della Natura, che nei secoli hanno impegnato filosofi e scienziati in dispute focose…se poi andiamo a metterci anche i religiosi, si riaccendono le pire nelle piazze…

    Ognuno di noi ha una propria idea. Chi ha la capacità di promuoverla in questo modo, non può che esserne lodato. L’importante è che si dia sempre un senso a ciò che si fa…e che questo senso sia solidale con ciò che è la nostra vita sulla Terra: un istante!

  2. Kokab 25 febbraio, 2016 at 18:12

    gli uomini ambiscono da sempre al potere degi dei, e di solito lo ottengono con una certa facilità; dal punto di vista di un uomo di 2000 anni fa la scienza moderna ha fatto cose “divine”, e penso che saprà fare di meglio, perchè per accellerare il suo percorso uutilizza con efficacia esponenziale l’inerzia del passato.
    ci sono confini preclusi, limiti insuperabili? non lo sappiamo, e anche se l’istinto ci dice di si, noi non li conosciamo.
    ci sono limiti che sarebbe opportuno non superare? sul piano teorico penso di no, sul piano pratico la risposta non è tanto scontata, ma non credo che sia mai un male in sè superare un limite, credo che possa essere un male superarlo senza controllo, e questo mi appare un problema senza soluzione.
    dei temi sopra elencati quello più affascinante mi pare la nostra capacità di agire sulla genetica, controllare la vita e la morte, le malattie e l’invecchiamento, perchè li si trova il più grande potere degli dei, e non vedo ragione per non impadronirsene.
    che questo potere venga poi usato saggiamente è un altro e diverso problema, ma l’esistenza del problema non mi pare una buona ragione per rinunciare.
    in ogni caso, che ci piaccia o no, se si può fare prima o poi lo faremo, con buona pace di chi non vorrebbe.

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