la società

Il senso della libertà

Le persone che hanno perso la libertà, soprattutto quelle che sono detenute, nei regimi totalitari,  per le loro opinioni, hanno tante , tantissime cose da rimpiangere. Cose che non si possono neppure immaginare, oltre la paura e la sofferenza fisica.
Ma per le persone che come me, non hanno di questi problemi, il senso della libertà viene ritrovato nelle piccole cose, nei piccoli atti quotidiani.

 

Un collega che praticava un po’ il wind surf mi disse che lui si sentiva veramente libero quando si trovava in mezzo al mare: gli veniva voglia di cantare a squarciagola il suo essere libero.
Domenico Modugno lo espresse, pare a seguito di un sogno, nel brano “Volare” ; non per nulla questa canzone è diffusa nel mondo, perchè meglio d’ogni altro canto, ha saputo esprimere il “senso della liberta”.
Il blues, i gospel, i canti di chiesa dei neri d’America che spesso sono vivaci e coinvolgenti, non rappresentano forse quel momento di liberazione dalla fatica, dal dolore fisico, la vicinanza a quel Dio al quale chiedono aiuto e speranza ?!
Sono partita da lontano per poter raccontare ciò che è la mia esperienza personale, non solo perché mi va di raccontarla, ma perché credo che in ognuno di noi ci sia questo bisogno di narrare la “propria libertà”, per ritrovarla, per riviverla, quando ce ne dimentichiamo, presi dai nostri impegni , affanni e arrabbiature. Per andare a recuperare quel senso che con modalità e contenuti diversi, ognuno ha riposto nel cassetto. Per aiutarci a vivere.
Sovente mi capita di fare delle passeggiate serali col mio cane, in campagna , in posti che sono ai margini tra un parco naturale e altri che sono situati tra vigneti, orti, campi, noccioleti. Posti frequentati al mattino presto o verso sera,specie ora, per evitare il caldo torrido, da persone che lavorano nei loro orti o da altri che come me passeggiano, sulle strade che portano al parco naturale. Incrocio spesso una donna che porta un bimbo sul passeggino.
Tengo debitamente il cane al guinzaglio, perché è animale con un senso della libertà troppo spiccato e per inseguire una mini lepre sarebbe capace di perdersi ed andare a finire chissà dove. I leprotti, quando ci avvistano, si bloccano, stanno fermi, con le orecchie dritte, forse nella speranza di mimetizzarsi. Solo quando sei loro vicino, decidono di fuggire. Il cane nel frattempo ha deciso di darsi alla danza classica e cammina per un po’, solo sulle zampe posteriori, nel tentativo di sganciarsi in un inseguimento alla lepre. Ultimamente si è ridimensionato e dà solo uno strattone , al guinzaglio, ma più che altro in senso dimostrativo. Per il resto cammina con la coda al vento a manifestare la sua soddisfazione e con il naso a terra ad annusare tutte le pipì remote, presenti e future di altri cani passati da quelle parti. Quando fa i suoi bisogni, si accuccia e mi guarda con l’aria tra il colpevole e il “ non so che farci”. A volte ci sediamo o ci fermiamo a scrutare il paesaggio dall’alto.
Ho sempre un auricolare collegato allo smart phone (eh sì, la tecnologia aiuta) sul quale ho scaricato musiche che mi piacciono e che spesso si adattano con il paesaggio che attraverso. C’è un brano, in particolare (jazz suite n, 2 di tal Shostakovich di cui ignoro l’esistenza) che contribuisce a creare l’atmosfera.
L’ insieme di tutto ciò rappresenta il mio senso della libertà. Il senso del “qui ed ora”, la tregua dalle preoccupazioni, dai legami del quotidiano. Le foglie, se mosse da un po’ di vento, la luce del sole che tramonta, i campi ben tenuti che formano a volte, figure geometriche e dolci simmetrie, contribuiscono a creare il clima. Un giorno ho sentito un rumore, un ticchettio ritmico: toc, toc,toc. Era il rumore di un picchio che si faceva il nido in un tronco.
Voglio terminare in bellezza con il magnifico Pirandello. E la bellezza non fa mai male. Da “ Ciaula scopre la luna” .. “E Ciaula si mise a piangere , senza saperlo, senza volerlo, dalla grande dolcezza che sentiva, nell’averla scoperta là mentr’ella saliva pel cielo, la Luna, col suo ampio velo di luce, ignara dei monti, dei piani, delle valli che rischiarava, ignara di lui, che pure per lei non aveva più paura, né si sentiva più stanco, nella notte ora piena del suo stupore …

Per me, era la Luna, il senso di Libertà di Ciaula.

 

(nell’immagine di testa, “Ciaula scopre la Luna”, scultura di Leonardo Cumbo, Aragona (AG) )

0 lettori hanno messo "mi piace"
Print Friendly, PDF & Email
Share:

4 comments

  1. Osita 31 ottobre, 2015 at 19:00

    LA RESISTENZA PARTIGIANA E LA LIBERAZIONE In ITALIA le formazioni partigiane si costituirono dopo l’8 settembre 1943 per iniziativa di antifascisti e di militari del dissolto regio esercito, più tardi assunsero consistenza con la vasta partecipazione di operai e contadini e dei giovani renitenti (che non volevano farlo) alla leva della Repubblica di Salò. Le bande partigiane diedero vita alla RESISTENZA ARMATA contro l’occupazione nazista e contro il collaborazionismo fascista ed è per questo che fu nel contempo una guerra di LIBERAZIONE contro lo straniero e nel contempo una GUERRA CIVILE. L’azione della Resistenza fu coordinata dai COMITATI DI LIBERAZIONE NAZIONALE il primo dei quali sorse a Roma il 9 settembre 1943 mentre il re e Badoglio fuggivano . Nei CLN erano rappresentati i partiti sorti e ricostituitisi durante il 1943 Le formazioni partigiane si distinguevano per orientamento politico: vi erano le brigate GARIBALDI (comuniste), MATTEOTTI (socialiste) , GIUSTIZIA E LIBERTA’ (del partito d’azione) . Le formazioni partigiane operavano di preferenza lontano dai centri abitati per sfruttare i vantaggi offerti dalla natura montagnosa del paese, portando attacchi improvvisi a reparti nemici o a strutture di interesse militare Feroci furono le rappresaglie tedesche. Ricordiamo i 335 civili massacrati a ROMA nelle FOSSE ARDEATINE e la strage di MARZABOTTO , vicino a Bologna, : 1830 vittime. Rivestirono grande importanza atre forme di resistenza, non meno rischiose, ad esempio nel marzo 1944 una grande sciopero generale (l’unico nell’Europa occupata dai nazisti) bloccò la produzione del triangolo industriale. Nel giugno 1944 si costituiva il CLN ALTA ITALIA (COMITATO DI LIBERAZIONE NAZIONE DELL’ALTA ITALIA) : molte zone furono liberate dai partigiani prima dell’arrivo degli alleati con la diretta partecipazione della popolazione locale. LA FINE DELLA GUERRA IN ITALIA . Nella primavera del 1945 le truppe anglo americane sfondarono la linea GOTICA ( che da La Spezia andava fino a Rimini lungo l’Appennino) dilagando nella Pianura Padana . La RESISTENZA ITALIANA che poteva ormai contare su 200.000 uomini (c’era anche tuo nonno) scatenò il 25 APRILE ` l’INSURREZIONE NAZIONALE’ contro i tedeschi. MUSSOLINI tentò di fuggire in Svizzera unendosi a una colonna tedesca, riconosciuto e catturato dai partigiani fu giustiziato il 28 aprile nel villaggio di Dongo, assieme alla sua compagna Claretta Setacci, ed altri gerarchi. I loro corpi, appesi per i piedi furono esposti in Piazzale Loreto a Milano

  2. Genesis 23 luglio, 2015 at 08:28

    La Libertà è per me il senso che dai alla tua vita. Vita che sarà sempre legata o imbavagliata, ma che sei tu a costruirla.

    Mi sento libero quando so che non prevarico nessuno.
    Mi sento libero quando suggerisco qualcosa ad un amico.
    Mi sento libero quando acquisto un libro da un ambulante nero in spiaggia e contratto il prezzo sempre in aumento.
    …ma soprattutto, mi sento libero quando di primo mattino passeggio nei boschi, salutando il nuovo giorno e parlando con gli animali che ti scrutano con uno sguardo timoroso…

  3. Blue 22 luglio, 2015 at 14:38

    La libertà è per me uno stato della mente che nulla ha da spartire con una limitazione fisica. Rousseau diceva “l’uomo è nato libero ma ovunque è in catene”. Anche se la sua considerazione si rivolgeva all’individuo e al suo ruolo nella società, mi fa piacere estrapolarne il concetto per allargarlo alla sfera dei sentimenti e della nostra stessa esistenza. Come il semplice ma essenziale scritto di Luistella ci suggerisce, il nostro sentirsi liberi passa attraverso sensazioni di tipo estetico, percettivo. Nella contemplazione e nello sperdimento che, per un poco, allontana il nostro spirito dall’ansia. Grande male del nostro tempo.

  4. M.Ludi 22 luglio, 2015 at 13:07

    Alla fine, il senso della libertà non è nelle cose adrenaliniche nelle quali alcuni cercano ciò che non trovano nella quotidianità; ma neppure in quello sporadico momento in cui Ciaula riesce a sfuggire alla sua condizione di schiavo, giacchè la libertà è qualcosa che vivi senza accorgerti che esiste, ma di cui senti la mancanza quando non l’hai più. Ecco, per sapere cos’è, la libertà, occorre, almeno una volta nella vita, averla perduta.

Leave a reply

WordPress Appliance - Powered by TurnKey Linux