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La rete, gli imbecilli e il terremoto

La rete, gli imbecilli e il terremoto

Se Umberto Eco fosse ancora vivo avrebbe avuto una ulteriore conferma della capacità della rete di dare una tribuna universale a tutti gli imbecilli che vi accedono, oltre che, mi pare, della moltiplicazione dell’imbecillità che vi si determina.

Forse, se non ci fosse la rete, ci sarebbero ugualmente degli imbecilli capaci di inventarsi straordinarie fesserie e di raccontarle come se fossero riflessioni profonde e meditate, ma dubito che, senza la rete, si avrebbe lo stesso effetto moltiplicatore dell’idiozia, nella quale in tanti si riconoscono grazie alla forza protettiva del numero, che troppo spesso regala arroganza a chi di persona non se la potrebbe permettere.

La rete, gli imbecilli e il terremoto La rete, gli imbecilli e il terremoto

Non saprei dire se è giusto, ma è senza dubbio molto democratico, perché in democrazia l’ignorante vale quanto il colto, e lo stupido quanto l’intelligente, ma è sicuramente orribile, e anche insopportabile, che di fronte ai morti del terremoto allineati negli obitori, e a quelli che sono ancora sotto le macerie, e alle centinaia di feriti, e alle migliaia di persone che hanno perso tutto quello che avevano meno la vita, la rete peschi nel liquame della società e dell’animo umano per tirarne fuori tutto il peggio, come se fosse una cosa normale invece che una brutale e assoluta mancanza di rispetto, di pietas, come avrebbero detto gli antichi.

Non abbiamo questo privilegio, e mentre la terra continua a tremare, come sempre in questi casi, bufale, complottismo e idiozia allo stato puro continuano ad attirare la scomposta partecipazione degli imbecilli stigmatizzati da Eco, che però in questo caso non fanno chiacchiere da bar, ma vanno ad irridere la sofferenza di coloro che oggi devono seppellire i propri familiari: non manca nulla, dalle teorie sui terremoti provocate da scienziati pazzi e governi folli, al castigo di dio che secondo Militia Christi si sarebbe scatenato a seguito delle unioni civili, dalla vegana che spiega la tragedia con il karma determinato dal fatto che Amatrice è la patria dell’amatriciana (ma che accidente vuol dire?), alla strampalata accusa al governo di aver abbassato la magnitudo del sisma per aggirare l’obbligo di possibili rimborsi (da 6,2 a 6), giocata in realtà sull’equivoco fra scala Mercalli e scala Richter.

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Poiché questa manica di idioti vota, senza avere la pretesa di trovare una soluzione io qualche problema me lo porrei, ma non sono neppure queste, per quanto disgustose, le cose veramente gravi, perché alla fine stiamo parlando dell’irresponsabilità dell’uomo della strada che chiama a raccolta i suoi simili da dietro una tastiera; ciò che veramente mi pare un crimine è l’irresponsabilità di quei politici che non rinunciano a lisciare il pelo agli elettori neanche di fronte alla morte di centinaia di persone, e che non si sentono in dovere, quando dicono una sciocchezza, di fare quelle scuse che l’umana decenza richiederebbe, forse perchè ne sono privi.

Due fatti mi hanno colpito in questi giorni tristissimi: il primo è legato al proliferare nella rete dei post legati all’infelice uscita di Salvini sui migranti che starebbero a spese del contribuente negli alberghi a quattro stelle, e che secondo i suoi odierni commentatori dovrebbero invece essere messi nelle tende per far posto ai terremotati; il secondo, forse ancora più incredibile, deriva dalla proposta di un deputato del PD, tale Antonio Boccuzzi, ripresa poi da Giorgia Meloni e da Paola Binetti, cosa che dovrebbe far pensare, che chiede di destinare i 130 milioni del jackpot del Supernalotto alle città terremotate, e anche in questo caso frotte di solerti cittadini si sono mobilitati per far sentire forte e chiara la loro indignazione nel web.
Sono due stupidaggini.

 

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  Salvini e un Bignami a Milano Marittima

 

Salvini sa benissimo di aver mentito, i migranti sono ospitati in strutture di norma gestite da operatori del terzo settore, selezionate con bandi pubblici, e pagate con fondi del Ministero dell’Interno, con fondi europei e marginalmente con donazioni di privati; è certamente vero che ci sono anche alcuni alberghi fra queste strutture, ma sono alberghi che per l’ospitalità vengono remunerati con i 35 euro medi giornalieri previsti dalla normativa vigente, che vengono direttamente consegnati agli operatori e non ai migranti, salvo 2,50 euro quotidiani, presumo per un caffè e per le sigarette. Naturalmente Salvini ha detto la sua sciocchezza qualche mese fa, ma oggi che è diventata la litania ossessiva degli imbecilli in rete, che mettono assieme una scarpa e una ciabatta, come se fosse possibile, o giusto, strappare i terremotati da quel che resta delle loro terre, e come se gli “alberghi” fossero li, e fossero in piedi, Salvini dicevo, neanche di fronte a tanti lutti e a tanta distruzione ha sentito il dovere di spiegare, correggere o precisare. E in ogni caso per i terremotati lo stato spenderà alla fine ben di più di 35 euro al giorno, per fortuna.

 

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 Boccuzzi, Meloni, e Binetti

 

Boccuzzi, Meloni e Binetti sono persino più imperdonabili, non fosse altro per il fatto che non sono Salvini. Il Superenalotto è gestito da un’azienda privata, la SISAL, che opera su concessione dello Stato e che paga le tasse sui suoi profitti; il Jackpot non è in alcun modo nella disponibilità del Governo, non più di quanto lo sia il patrimonio di una qualunque azienda produttiva o finanziaria, e impossessarsi di quei denari è una cosa che ha un nome ben preciso, si chiama esproprio, per quanto non proletario, e non mi pare che per il contante funzioni come per i terreni. Sorprende che politici di lunga e navigata esperienza, ai quali l’ignoranza non può essere scusata, facciano una proposta del genere, e sorprende che non si vadano a nascondere direttamente sotto le macerie dopo che sono stati ridicolizzati sui giornali.

Di fronte al terremoto resta poco da dire, l’Italia è un paese sismico che non investe in prevenzione, come hanno fatto altri, e se questa è una responsabilità di tutti i governi della Repubblica, nessuno escluso, ho anche il sospetto, forse sbaglio, che nessuno vincerebbe le elezioni caratterizzando il suo programma con questi temi; di fronte ai comportamenti sguaiati della rete e delle persone in rete, specie quando sono determinati da soggetti che hanno un ruolo pubblico, e rilanciati e diffusi da chi ha influenza sulle persone, credo che invece alcune riflessioni debbano essere avviate, perché internet non può essere un luogo dove si moltiplica l’imbecillità impunemente.

Non penso ad alcuna forma di censura preventiva, non avrebbe senso, ma la mala fede dovrebbe cominciare ad avere un prezzo, perché la rete, dove sempre di più si forma la coscienza e l’opinione delle persone, non può essere la terra di tutti e di nessuno, oggi ne abbiamo avuto un’altra prova, e la responsabilità personale esiste per cose molto meno importanti del web.

 

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18 comments

  1. Berto Al 9 settembre, 2016 at 11:57

    Certi imbecilli avevano tribune disponibili anche prima che la rete desse loro nuove inattese possibilità; la domanda vera è: è la rete ad aver dato voce agli imbecilli o sono gli imbecilli ad aver determinato il colossale successo della rete?

    • Kokab 9 settembre, 2016 at 15:01

      la domanda non è peregrina, e forse è giusta la tua implicita risposta, però se anche è vero che la maggioranza degli imbecilli determina il successo planetario della rete, è anche vero che la rete, con la sua strutturale universalità, alimenta la loro autostima…
      temo che quello fra la rete e gli imbecilli sia il problema dell’uovo e della gallina.

  2. M.Ludi 29 agosto, 2016 at 10:10

    Nei primi giorni della tragedia la stampa si è astenuta dal fare altro se non raccontare i drammatici eventi legati al salvataggio dei superstiti ed al recupero delle salme, lasciando campo libero allo sfogo degli imbecilli di cui abbiamo ampiamente parlato; temo che nei prossimi giorni inizierà la fase della ricerca di eventuali responsabilità, perchè se è vero che un sisma è evento non pronosticabile, gli esiti dipendono molto anche da errori o, peggio, disonestà dell’uomo. Finita la tregua iniziano le prime indiscrezioni su probabili/possibili filoni di inchiesta:
    http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2016-08-28/quel-vicesindaco-geometra-che-ha-costruito-mezza-amatrice-150235.shtml?uuid=ADPeiKBB&utm_source=dlvr.it&utm_medium=facebook

    • Tigra 29 agosto, 2016 at 11:08

      L’articolo del Sole è inquietante e non lascia presagire nulla di buono; certo, è una inchiesta giornalistica e non giudiziaria, ma se anche il cattivo gusto non è un reato, a mio parere un sindaco che si vanta di essere il sindaco di chi l’ha votato, e non di tutti i suoi concittadini, dovrebbe essere destituito dalla carica, non fosse altro che per evirate il rischio che oggi vengano trascurati gli elettori dell’opposizione.
      A parte gli aspetti di colore, vedere che buona parte del collegio dei geometri delle zone terremotate occupa i vertici della pubblica amministrazione, e vedere contemporaneamente che alcune recenti opere pubbliche sono crollate, autorizza decisamente a pensar male.
      Aspettiamo con ansia gli sviluppi.

  3. nemo 29 agosto, 2016 at 08:57

    Bravo Kokab, concordo in toto, ed in particolare sulla tua messa in riddicolo di coloro che, per conquistare una pagina di notorietà si inventano proposte irrealizabili, e, sopratutto illegali. L’esproprio in questo caso sarebbe illegale mettedno da parte altre considerazioni. Eppure costoro fanno parte di quella elite, parola impropria, che dovrebbe conoscere le normative, ma no quello che di cui ci si appropria, in modo fraudolento, è della prima pagina di giornali a dir poco complici. Solo un traguardo, costoro, conquistano l’ approvazione di quella fetta, putroppo ampia, di concittadini che vedono appena al di la del proprio naso, o del proprio credo.

  4. M.Ludi 28 agosto, 2016 at 14:18

    Ho appena trovato in rete un concetto del quale sono lieto di mettervi al corrente (scusandomi per il frasario non proprio consono, ma altamente esplicativo): la teoria della montagna di merda, ovvero gli idioti riescono a produrre molta più merda rispetto a quella che gli esperti possono riuscire a spalare. E’ una lotta dura.

  5. Tigra 28 agosto, 2016 at 10:21

    Devo dire che la foto di Salvini che assurdamente “legge” il bignami de “L’uomo senza qualità” è bellissima, caustica ed emblematica allo stesso tempo; Ulrich in realtà di qualità ne aveva molte, ma non è inverosimile che Salvini si sarebbe potuto identificare con il titolo e che avrebbe cercato un sunto inesistente del libro, non potendo affrontare la monumentalità dell’opera.
    Di fronte ad una imbecillità di massa, nella quale gli uomini si distinguono fra quelli che scavano fra le macerie e quelli che scrivono sciocchezze per le quali dovrebbero essere inseguiti e morsicati dai cani che fiutano i feriti e i superstiti, quella foto caricaturale spiega molto di più di mille parole.

  6. Genesis 28 agosto, 2016 at 08:24

    Siamo così imbecilli che assimiliamo qualsiasi “internettata” come verità assoluta.
    La pigrizia dei nostri neuroni è tale per cui il falso articolo sulla “mancanza dello sfintere nei cavalli che ne pregiudica il nuoto dando, quindi, l’annegamento per allagamento dalla parte opposta” fu, poco tempo fa, un oggetto su cui dibattere con un giovane assunto nella mia azienda, rivalutando poi il mio giudizio sulla persona.
    Questo succede. Se oggi dichiarassi (a mio modo) che riesco a produrre il moto perpetuo, sfido chiunque a contestare, avendo un altro obbiettivo nella contestazione, ma soprattutto quanti dei lettori darebbero un like oppure argomenterebbero su come le grandi multinazionali nascondono queste scoperte scientifiche…?
    È questo che ormai è incancrenito: l’oggetto internet invece di essere uno strumento di acculturamento diviene la base per un ritorno all’ignoranza. Che questa ignoranza serva a qualcuno è poi indubbio.
    …ma come fare? Scuola, scuola, scuola, scuola, famiglia, famiglia, famiglia, famiglia…finché la scuola rimarrà ad essere infruttuosa come negli ultimi decenni, con insegnanti scelti per anni di insegnamento, invece che per profitto, dando alla famiglia carta bianca per un’educazione, per così dire, carente…faremo in modo che vi siano solo pochi eletti che prenderanno le redini dei governi solo perché sanno recitare una parte avendo dimestichezza assoluta nel parlare o nello scrivere, ma rimanendo di un ignoranza decerebrata per la soluzione dei problemi.

    Tanto cianciare sull’evaporazione dei pubblici soldi per la ricostruzione o il risanamento di edifici.
    È crollato? Non doveva!
    Si pretendono dal tecnico comunale, al sindaco, al tecnico del genio, al presidente della provincia, al politico ed al sindacalista di turno…e chicchessia, risposte in merito, nel giro di due giorni; se le risposte non danno frutto, al terzo giorno questa gente non ha più diritto di rimanere in Italia e viene accompagnata, assieme ai clandestini, al confino dopo avergli espropriato ogni avere… Come deterrente nei confronti degli altri amministratori, credo, può essere quello valido…al limite, trovatene uno voi!

  7. M.Ludi 27 agosto, 2016 at 22:57

    Immagino che sia superfluo sostenere che la categoria degli imbecilli fosse largamente rappresentata anche prima che esistesse la rete; il problema è dato dal fatto che mentre prima gli imbecilli avevano una qualche difficoltà a coalizzarsi in “think tank” e rimanevano quindi anonimi nella massa, adesso possono conoscersi, incontrarsi e persino contribuire, a modo loro, ad un’evoluzione del pensiero mediante elaborazione congiunta di menti deformate. In questo gioco al ribasso fanno proseliti anche tra gli indecisi sfaticati ai quali non pare il vero di trovare un modo facile facile di farsi un’opinione senza dover impegnare un numero di sinapsi superiore a quello necessario per scansare i problemi anzichè affrontarli. In questo modo le fila degli imbecilli si ingrossano a dismisura divenendo fenomeno di massa e, infine, forza elettorale; a questo punto basta un personaggio qualunque dello spettacolo che tra una battuta e l’altra dica cose coerenti con le attese delle folle plaudenti e, magari, anche un blog (che con i click consente a detto personaggio di fare un pò di “piccioli – cosa che non dispiace mai a nessuno), “et voilà; les jeux sont faites

    • Por Quemada 28 agosto, 2016 at 00:00

      Caro Ludi, sei troppo intelligente per non sapere che ci sono siti e pagine facebook di pasdaran renziani, Italiani con Renzi per dirne uno, che non hanno nulla da invidiare ai grillini più esaltati del blog a cui ti riferisci.
      Non credo che ce l’abbiamo noi l’esclusiva degli imbecilli, ma certo noi non abbiamo le vostre stesse responsabilità sulla politica del passato.

      • M.Ludi 28 agosto, 2016 at 00:15

        Innanzitutto ci tengo a chiarire che in nessun modo ho inteso dire che tutti coloro che votano per il M5S sono degli imbecilli, ma solo che le modalità con le quali, ormai da lungo tempo, si muovono Grillo & Co. è quella di fare da catalizzatore sul maggior numero di persone disposte a credere a tutto. Credo che il Fact Checking per alcuni stia diventando un’attività a tempo pieno e, per quanto è a mia conoscenza, finisce immancabilmente per smascherare attività delatoria da parte di fonti spesso ricondubili al M5S. Che poi anche gli amichetti della Meloni e di Salvini si trovino benissimo a fare altrettanto, te lo concedo, ma a loro non serve neppure metterci impegno perchè hanno un talento naturale. Per quanto riguarda le responsabilità passate, accetto di esonerare solo coloro che, al massimo non superano la trentina (con beneficio del dubbio); tutti gli altri stanno dentro.

  8. Por Quemada 27 agosto, 2016 at 22:17

    Adesso bisogna solo sperare che la ricostruzione vada diversamente dalle altre volte, e che i cittadini delle città così gravemente colpite possano tornare nelle loro nuove case.
    Se in rete ci sono tanti imbeccilli è anche colpa di vicende come quelle del terremoto dell’ Aquila, per citare solo la più recente, vicende che hanno distrutto la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.
    I precedenti non incoraggiano la speranza, ma staremo a vedere.

    • Remo Inzetta 27 agosto, 2016 at 22:52

      Io dico che questa volta andrà meglio, ci siamo liberati di tutti i Bertolaso di turno, e la macchina dei soccorsi sta funzionando bene.
      Diversamente da te io ho fiducia, sono cambiate molte cose.

  9. Luistella 27 agosto, 2016 at 22:14

    La mala fede si, dovrebbe avere un prezzo. Questo per quanto riguarda i personaggi politici che tutti quelli che continuano ad imperversare sui siti ripetendo sempre le stesse cose e pretendendo di farle passare per vere. Non è possibile che non le abbiamo capite Anche il prete che dice essere l ora di togliere i migranti dagli alberghi e metterli in tenda, al posto dei terremotati.Dovrebbero pagare un prezzo, sarebbe ora. Davanti ad una tragedia di simili proporzioni,in cui una serie di sentimenti si affastellano nella mente e nel cuore, da non saper neppure più cosa stai provando , c e’ sempre qualcuno che mantiene la “luciidita’”di poter dire scemenze. Ed anche vere e proprie cattiverie. Oggi per es. a commento di un articolo de La Stampa, c’era una che augurava un cancro a Renzi. L articolo era stato condiviso su fb. Non so chi dei due avesse il potere di censurare il post se la Stampa o fb ,fatto sta che è passato impunemente. C ‘e’ gente che è proprio abbruttita.

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