SETParigi131105Parigi sotto attacco: 120 morti. Isis rivendica: ‘E’ 11 settembre della Francia’: Sette attentati: strage nel teatro e kamikaze allo stadio.

Attivato piano ‘rosso alfa’ per soccorso vittime. Hollande chiude le frontiere. . Obama: “Attacco a tutta l’umanità e a nostri valori”. Militanti Isis: “Parigi in fiamme, ora tocca a Roma”. Alfano, innalzato livelli sicurezza Italia.

L’orrore assedia la Francia con un attacco terroristico senza precedenti in Europa. Sarebbero circa 120 i morti a Parigi. E’ una carneficina, con stragi in tutta la capitale francese, in azione anche i kamikaze: colpiti un teatro, lo stadio e altri punti della città.

“La Francia manda i suoi aerei in Siria, bombarda uccidendo i bambini, oggi beve dalla stessa coppa”: è quanto afferma il canale Dabiq France (la rivista francese dello Stato islamico) assumendo la paternità degli attentati. Lo riferisce il Site. Dopo Parigi, ora “tocca a Roma, Londra e Washington”: è il sinistro proclama che accompagna le celebrazioni dei sostenitori dell’Isis, su Twitter, degli attacchi a Parigi, con l’hashtag ‘#Parigi in fiamme’. Al momento non c’è una rivendicazione ufficiale dello Stato islamico. Non mancano le minacce a Spagna e Portogallo, territorio dell’antico Califfato in Europa. “Ricordate, ricordate il 14 novembre di #Parigi. Non dimenticheranno mai questo giorno, così come gli americani l’11 settembre”. Lo scrive Rita Katz sul Site citando canali dell’Isis.

Terrore senza precedenti, almeno 120 morti in sette attentati: diverse sparatorie e alcune esplosioni ad opera di kamikaze vicino allo stadio. Sono una settantina, invece, gli ostaggi uccisi all’interno del teatro Bataclan. In una città assediata da terroristi e teste di cuoio, 100 ostaggi in una sala da concerti, decine di cadaveri attorno allo Stade de France, dove gli spettatori di Francia-Germania sono ancora bloccati. Il presidente Francois Hollande ha dichiarato lo stato di emergenza. Il governo ha decretato il piano Alpha Rouge (Alfa Rosso), un livello di allerta mai toccato prima e che corrisponde al livello “attentati multipli”. Poi un Hollande visibilmente scosso ha parlato in diretta tv ai francesi annunciando lo stato di emergenza, l’afflusso di militari nella capitale “per evitare nuovi attacchi” e la chiusura delle frontiere.

Il presidente francese François Hollande ha chiuso le frontiere: “Dobbiamo difenderci”, ha detto in diretta tv. Altri 1500 militari sono stati mobilitati a Parigi. La American Airlines ha per il momento sospeso i voli verso Parigi. Il Belgio ha ripristinato i controlli alla frontiera francese e rafforzato le misure di sicurezza anche negli aeroporti e nelle stazioni.

LE SPARATORIE – Le strade del cuore della capitale sono deserte o blindate dalla polizia, l’invito delle autorità è a restare in casa se possibile o – per chi è in locali o ristoranti – di non muoversi. Dalle caserme e da diverse regioni stanno affluendo rinforzi di reparti speciali e teste di cuoio. Negli ospedali si sta procedendo a liberare per quanto possibile i posti letto. Il primo attentato – a quanto sembra un’azione kamikaze – è stato segnalato nel X arrondissement, in una brasserie nel quartiere tipico dei ristoranti kosher. Dieci morti a quanto sembra, poi i terroristi – come se stessero compiendo un raid – sono ridiscesi verso l’XI e il XII arrondissement, a pochi metri dalla redazione di Charlie Hebdo, insanguinata dagli attentati del 7 gennaio.

LA STRAGE AL TEATRO – ella sala da concerti Bataclan – dove c’era il tutto esaurito per un concerto rock del gruppo americano ‘Eagles of death metal’ – un gruppo di terroristi ha gridato “Allah è grande” e ha aggiunto frasi sulla Siria. Poi ha aperto il fuoco sul pubblico, dove si è verificata una carneficina con un centinaio di morti: pare che i terroristi abbiano ucciso le persone una a una.  Testimoni della presa di ostaggi alla sala da concerti Bataclan di Parigi ha parlato – in lacrime – di uno dei terroristi che gridava “Allah u Akbar”, “Allah è grande”.

I KAMIKAZE E LE ESPLOSIONI VICINO ALLO STADIO – A Saint-Denis, allo Stade de France, tre esplosioni invece scuotevano i 50.000 presenti all’amichevole Francia-Germania. I giocatori si sono fermati, alcuni spettatori sono riusciti a uscire, gli altri sono rimasti bloccati dalla polizia all’interno fin dopo il termine della gara. Immediatamente evacuato il presidente Francois Hollande, che assisteva alla partita in tribuna d’onore. Due i kamikaze in azione: il bilancio parla di almeno 30 morti in esplosioni di polvere da sparo mista a chiodi in una brasserie e altri due siti adiacenti allo stadio. Molti i feriti.

 

 

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4 comments

  1. nemo 15 novembre, 2015 at 09:48

    Diciamolo, uno dei frutti, avvelenati del monoteismo, è la guerra di religione. Non che il politeismo ne sia immune ma , almeno per noi occidentali da quando questo modo d’essere religiosi ha preso piede si è passati dalla guerra di rapina, quella che i Greci prima, ed i Romani poi, fecero in grande stile, si è passati a quella, ipocritamente, ideologica, ma che nascondeva quella reale che è poi sempre la stessa. Oggi abbiamo, tra questi frutti anche quello del razzismo, è la classica ciliegina. Ma, come fai a controbattere su certi argomenti quando questi sono scatenati dalle queste notizie? Come fai a dire, cerchiamo di essere pragmatici il profughi sono cosa diversa dagli assassini, i mussulmani sono cosa diversa dai terroristi, difficile lo so, anche perchè quello che ora impera è la paura, la voglia di vendetta, il rifiuto del diverso. Eppure sono frutti della modernità, sono i frutti cresciuti nell’albero malefico, della convinzione che la mia è la religione della verità, la mia è la razza superiore, il mio è il modello migliore di convivenza, la mia è la soluzione migliore al problema della accoglienza. Sappiamo che ad ognuna di queste affermazioni c’è una parte negativa, come la famosa altra faccia della medaglia. Attacco ll’umanità e a ai nostri valori, dichiara il Presidente Usa, quello stesso che , continua a detenere uomini senza accusa a Guantanamo, ora puoi rifacciargli questo ? No! Dobbiamo difenderci, dichiara il Presidente Hollande, puoi dargli torto? ma ricordare a lui l’intervento in Libia si! Sono pentito, dichiara il pupo di Busch, leggi ex Primo ministro inglese, della guerra in Irak, oggi puoi dirgli qualcosa? Forse, ma con il senno di poi ! Vi sono focolai nel mondo accesi per ragioni strategiche, alimentati per ragioni economiche e politiche, sarebbe difficile obbligare, si obbligare israeliani e palestinesi alla pace ? Se solo lo volessero io credo che non lo sarebbe! Sarebbe difficile scoprire chi finanzia questi delinquenti? Io credo che non lo sarebbe! Sarebbe difficile scoprire le fonti degli armamenti! Io credo non sarebbe difficile! La guerra, quella sporca è l’unica risorsa che hanno, la fecero con i Romani occupanti, nella Gerusalemme con i sicari, l’uccisione di soldati e di cittadini attraverso l’agguato con un pugnale, appunto la sica. Il terrore è l’arma migliore per fiaccare la resistenza, almeno credono, ma io penso che ci sarebbe modo di combatterlo attraverso il disinnesco delle ragioni che alimentano la rabbia, Nessuna pietà per chi commete quelle atrocità , ma nessuna scusante per ritardare la soluzione e la individuazione delle cause.

  2. Genesis 14 novembre, 2015 at 19:54

    È una guerra?
    Caspita se lo è! Non c’è dubbio e viaggia addirittura su due fronti.
    Il primo è quello fisico, bastardo, sanguinario…che colpisce alla cieca, che spara su persone ignare, nel bel mezzo della vita sociale occidentale. Sette, otto persone che armate fino ai denti uccidono, come se uccidere un proprio simile non fosse nulla: di ricordo nazista.
    Il secondo, forse poco intuibile in prima istanza, è quello della costruzione di un muro tra la società ospitante e l’islamico non estremista. La civiltà occidentale, attaccata da IS, può solamente sperare di ottenere aiuto dal mondo islamico, pronto, quest’ultimo, a difendere contro i propri conterranei la vera essenza dell’Islàm…cioè la pace e la fratellanza. IS sta costruendo, di rimbalzo, questo muro, perché sa che è l’unico modo per l’occidentale di combattere contro questo tipo di terrorismo: mettere contro il mondo “infedele” con chi è musulmano, facendo leva sul fatto che esiste ancora (e purtroppo resisterà per sempre) l’io razzista soprattutto in Europa.

    Non è una guerra Santa, non esistono guerre sante, esistono solo le guerre sporche non solo del sangue dei morti, ma anche degli interessi economici che queste portano ad alcuni. Abbiamo lasciato avanzare ISIS perché dovevamo difendere i nostri interessi in quei luoghi: non solo le persone, ma gli impianti, le materie prime, il fatturato…
    Ora ne stiamo sempre di più raccogliendo i frutti…speriamo solamente di riuscire a sopravvivere anche a questo!

  3. Bondi James Bondi 14 novembre, 2015 at 18:16

    Uno dei kamikaze di Parigi era un rifugiato siriano registrato in ingresso in Grecia poco più di un mese fa. Questo dovrebbe dirci qualcosa su certa politica di accoglienza totale.

  4. Jair 14 novembre, 2015 at 11:41

    Molto dell’attacco terroristico multiplo di ieri è ancora avvolto nel mistero. Sia il numero delle vittime, che quello degli attentatori, che il numero esatto degli attacchi. Nulla si sa dell’identità o anche solo della nazionalità dei criminali, come non si conosce se e quanti di essi siano ancora in circolazione. Uno degli aspetti a mio parere più spaventosi della carneficina (anche questo filtrato per vie ufficiose) è che, su 8 terroristi morti, 7 si siano suicidati facendosi esplodere, seminando altra morte, piuttosto che cadere nelle mani della polizia. Davanti a un simile fanatismo, non so quali contromisure possano mai essere sufficienti.

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