attualità

Le idiozie di Trump sui musulmani

SET 081215-00

La scioccante verità sui musulmani in America

di Holly Yan, CNN
(traduzione Redazione Modus)
N.d.R. : scorrendo il cursore sui testi sottolineati è possibile evidenziare l’esistenza di link ad articoli in lingua originale dai quali sono stati tratti i dati riportati nel presente articolo.

 

Donald Trump ha scatenato una tempesta di critiche da parte dei liberali, dei conservatori e di quelli non apertamente schierati nell’uno o altro campo, quando ha lanciato l’idea di un divieto tout-court di ingresso negli Stati Uniti, per i musulmani.
Ma mentre tale divieto è improbabile da realizzare in un paese fondato da immigrati, le urla di plauso che hanno accolto il suo annuncio ad un raduno nella Carolina del Sud la dicono lunga.

Penso che dovremmo assolutamente vietare l’ingresso a qualsiasi musulmano. Ciascuno di loro,” (Charlie Marzka, settantacinquenne sostenitore del candidato, ha detto alla CNN) “La ragione è semplice: non possiamo sapere quali sono le loro intenzioni.”

 

 

In effetti, la verità sui musulmani in America è scioccante – ma non nel modo in cui Trump e i suoi sostenitori la intendono.
Uno sguardo a sondaggi e studi condotti negli ultimi due anni dimostrano che, contrariamente a quanto sostiene Trump, i musulmani sono stati fondamentali nel parlare e lottare contro il terrorismo negli Stati Uniti. Molti di loro hanno prestato servizio militare proteggendo il paese contro il terrorismo. Sono tessuti nell’ordito della nazione, e per molti aspetti, sono esattamente come gli altri americani comuni.

 

Ecco la realtà dei musulmani in America,
e come rompe gli stereotipi:

 

Sono una porzione minuscola della popolazione degli Stati Uniti
È difficile trovare dei numeri precisi perché il censimento degli Stati Uniti non raccoglie dati sull’appartenenza religiosa. Ma la paura che i musulmani prendano il potere ed impongano la sharia è assolutamente infondata. Secondo alcune stime, i musulmani costituiscono meno dell’1% della popolazione adulta degli Stati Uniti. Entro il 2050, il loro numero crescerà al 2,1%. Dei musulmani che costituiscono l’America, il 63% di loro sono esattamente uguali agli immigrati ai quali Trump vuole vietare l’ingresso.

 

Sono meglio istruiti di molti americani
In Usa i musulmani hanno il secondo più alto livello di istruzione tra i maggiori gruppi religiosi nel paese; gli ebrei hanno il più alto. Ed una maggiore proporzione di essi possiede una laurea rispetto ale resto della popolazione degli Stati Uniti.

 

Hanno più parità di genere
Mentre in molte parti del mondo musulmano, le donne si limitano allo status di seconda classe, questo non è il caso tra i musulmani americani. Praticamente tutti loro (90%) concordano sul fatto che le donne dovrebbero essere in grado di lavorare fuori casa. Le donne musulmane americane conseguono più lauree o post-lauree rispetto agli uomini musulmani. E sono più propense a lavorare in certi ambiti professionali rispetto alle donne dalla maggior parte degli altri gruppi religiosi degli Stati Uniti.

 

Sono stati in America dalla nascita della nazione
Gli studiosi stimano circa che da un quarto ad un terzo degli africani portati ai tempi negli Stati Uniti come schiavi erano musulmani, la maggior parte dei quali sono stati poi costretti a convertirsi al cristianesimo.

 

… Semplicemente non sono raggruppati in grandi città
Americani musulmani vivono in città grandi e piccole in tutto gli Stati Uniti, dall’Alaska alle Hawaii. La prima moschea costruita in America era in, di tutti i luoghi, Ross, North Dakota, nel lontano 1929.

 

Sono religiosi come i cristiani
La generale percezione dei musulmani ha un aspetto azzeccato: la maggior parte di loro sono religiosi. Circa la metà afferma di frequentare la settimanale preghiera del venerdì. Ma questo li rende simili ai cristiani: circa il 70% dei cristiani dicono che la religione è importante nella loro vita e circa il 45% va ad una celebrazione settimanale.

 

… Ma non sono così dogmatici come sono ritratti
Molto è stato fatto sui fondamentalisti islamici con la loro rigida interpretazione del Corano. Ma la maggior parte dei musulmani americani è ben diversa. Un sondaggio Pew (nota Agenzia americana di ricerche in ambito sociale, N.d.R.) nell’ambiente religioso ha rilevato che il 57% dei musulmani americani afferma che c’è più di un modo di interpretare gli insegnamenti dell’Islam. Un numero simile sostiene che molte religioni differenti possono condurre alla vita eterna.

 

Ci sono stati musulmani coinvolti nel terrorismo …
Dal 11 Settembre 2001 fino alla fine del 2014, 109 musulmani-americani hanno complottato contro obiettivi diversi negli Stati Uniti. E il terrorismo di musulmani-americani ha ucciso 50 persone nello stesso periodo di tempo. Ciò risalta se confrontato con le morti, solo nello scorso anno, dovute agli altri eccidi di massa non legati a musulmani: 136 – più del doppio rispetto a tutte le morti causate negli ultimi 13 anni dal terrorismo islamico-americano.

 

… Ma hanno anche parlato contro il terrorismo
Dopo ogni attacco terroristico in patria e all’estero, il ritornello si alza, “Dov’è la condanna del mondo musulmano moderato?” I musulmani americani hanno parlato – e fatto molto di più. Uno studio della Duke University ha scoperto che più sospetti terroristi e responsabili sono stati portati all’attenzione delle forze dell’ordine da parte dei membri della comunità musulmana americana di quanti sono stati scoperti attraverso indagini governative degli Stati Uniti. E un sondaggio Pew ha rilevato che circa la metà dei musulmani americani dicono che i loro capi religiosi non parlano  abbastanza pubblicamente contro l’estremismo islamico.

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4 comments

  1. Tigra 10 dicembre, 2015 at 15:48

    Trump è un uomo ridicolo, ma rappresenta degnamente la destra americana, quella che da qualche decennio sta svuotando di funzioni lo stato e distruggendo il concetto stesso di bene pubblico, utilizzando l’ideologia, il populismo e il razzismo per fare massa critica elettorale.
    Penso e spero che non possa essere eletto, perchè è talmente rozzo e bifolco da spaventare qualsiasi elettore moderato, facendo al tempo stesso il pieno degli estremisti, ma non è un pericolo da sottovalutare, sopratutto da parte di chi, come noi, ne ha sperimentati di pari livello.
    Rappresenta una tendenza in atto, che sia pure con caratteristiche o sfumature diverse vediamo anche da alte parti, e non mi sembra che si stiano approntando, da nessuna parte, le adeguate contromisure: di solito quando uomini del genere arrivano al potere, fino a un mese prima si pensava che fosse impossibile.

  2. nemo 9 dicembre, 2015 at 09:27

    Sia chiaro non sono così cieco e sordo al pericolo che i fondamentalisti ci fanno correre, e costui lo annovero tra loro, già perchè i fondamentalisti non sono solo quelli di religione islamica ma tutti coloro che nel nome di uan supremazia religiosa e/o, peggio, razziale credono di possedere il mandato divino! Detto questo, serve da premessa a ciò che invece voglio scrivere. Ieri una bella trasmissione su Rai storia, mi ha rinfrescato la memoria sulla figura di Urbano II, fatto santo, che promosse la prima crociata. Un esercito immenso di poveracci e cavalieri senza terra si mosse verso l’oriente con il dichiarato intento di “liberare” i luoghi santi per i cristiani. Luoghi che la storia ci dice non erano preclusi alle visite e nei quali vigeva la libertà di culto. La spedizione costò migliaia di vite, morirono convinti di aver conquistato il paradiso, (sic) causò centinaia di migliaia di morti civili quello di cui, entrambe le parti si macchiarono, furono eccidi inenarrabili ed il grido “Dio lo vuole” risuonò per la prima volta sotto il cielo. Lo stesso che oggi sentiamo, sia chiaro, gridare da altra sponda. Fu quello, anche se le avvisaglie si erano già avute, fu quello l’inizio ufficiale delle guerre sante, quelle che il cristianesimo, e non solo, ufficialmente aborriva ma che ufficiosamente autorizzava, da quì il grido. Costoro sono il frutto avvelenato, dopo centinaia di secoli di quella infezione, che ci coinvolge tutti, nel bene e/o nel male, perchè è da li che nasce tutto.

  3. M.Ludi 8 dicembre, 2015 at 17:12

    Confrontare le statistiche con la percezione che abbiamo della realtà è sempre sconfortante e, quasi sempre, dobbiamo trovarci a constatare amaramente che di certe vicende, non avevamo comporeso granchè. Motore di tutto è la paura che ci portiamo dentro e che viene costantemente alimentata dalla propaganda becera di chi vuole solo piegare la realtà al proprio utile meschino.
    IL populismo nasce da tutto questo ma ha come terreno fertile l’ignoranza nella quale vive la maggior parte della popolazione mondiale (non necessariamente solo nel terzo mondo); è così che a noi fanno credere di essere nel bel mezzo di una crociata al contrario ed ai musulmani che l’unica strada di una possibile redenzione passi attraverso l’odio e, al limite, il martirio.
    La stampa, che dovrebbe servire a colmare le lacune cognitive, spesso serva del potere, finisce al contrario per supportare il vento prevalente, nascondendo le verità e ingigantendo le notizie utili a formare consenso.
    Alla gente non resta che usare il cervello (per chi ce l’ha e sa come adoperarlo)

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