le muse

David Černý, scultura di disturbo

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David Černý, classe 1967, è un controverso e imprevedibile scultore divenuto famoso nel ’91, quando pensò bene di dipingere di rosa il Památník sovětských tankistů (il carrarmato sovietico divenuto simbolo commemorativo della liberazione di Praga per mano dell’Armata Rossa) e di erigere sul tetto della torretta un enorme dito in un gesto osceno , quando ancora esso era considerato un monumento nazionale. Il suo atto di disobbedienza civile  gli costò nientemeno che un arresto per “Hooliganismo” (reato riferito a dissidenti politici che adottano comportamenti non approvati; nell’Unione Sovietica veniva considerato un reato criminale di media gravità e portava all’arresto immediato), ma dopo il suo rilascio per volere di alcuni membri del parlamento di nuova elezione post-rivoluzionaria il carrarmato venne spostato e privato dello status di monumento commemorativo nazionale.

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Altro episodio che segna irrimediabilmente l’eccentricità di questo artista avviene nel 2009, quando la Repubblica Ceca commissiona a Černý un’opera per commemorare la sua presidenza semestrale al consiglio dell’UE, per poi esporla  nell’atrio dell’edificio Justus Lipsius di Brussels.

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Entropa (questo il nome dell’opera, che doveva essere il frutto della collaborazione di 27 artisti provenienti da ogni stato membro ma che invece fu la creazione del solo Černý e di alcuni suoi stretti collaboratori) è una scultura satirica e controversa raffigurante gli sterotipi legati ad ogni Paese membro dell’UE: il sottotitolo dell’opera, infatti, è “Stereotype-entropas are barriers to be demolished” riferendosi al processo di integrazione tra gli Stati. Černý, che ha dichiarato che la scultura è stata influenzata dal senso dell’umorismo dei Monthy Python, ha rappresentato l’Unione Europea come un enorme pezzo di plastica blu, come quelle che tengono insieme parti di kit di modellismo, con i vari Paesi membri rappresentati al suo interno.

Solo per fare qualche esempio, la Germania è stata rappresentata come una rete di autostrade che sembra quasi formare una svastica, oppure la Polonia, raffigurata con dei monaci cattolici che issano la bandiera arcobaleno della comunità gay, oppure ancora l’Italia, un campo da calcio con giocatori che sembrano praticare dell’autoerotismo col pallone, apostrofando l’Italia come un Paese appassionato al calcio in maniera quasi fetish, per poi arrivare alla Bulgaria, una serie di bagni alla turca.

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In ordine:

AUSTRIA: Visto che si oppone alle centrali nucleari, il paese viene raffigurato con quattro camini di centrali atomiche su un campo verde. I camini sbuffano aria ogni tanto.

BELGIO: una scatola di cioccolatini smangiucchiati

BULGARIA: (ora coperto) neon colorati collegano diversi bagni alla turca

CIPRO: tagliata in due

REPUBBLICA CECA: è uno schermo sul quale vengono riportate di seguito le frasi antieuropeiste del presidente ceco Václav Klaus.

DANIMARCA: mattoncini Lego con riferimenti alla polemica sui fumetti antislamici.

ESTONIA: Falce e martello per l’ex Repubblica sovietica che ha bandito i simboli comunisti.

FINLANDIA: un uomo giace con un fucile su un pavimento tipo parquet da sauna, intorno un elefante, un ippopotamo e un coccodrillo.

FRANCIA: il paese è stilizzato ed è coperto da uno striscione che dice “SCIOPERO!”

GERMANIA: una serie di macchinine si muovo su una autostrada fatta a forma di svastica. Inoltre, secondo alcuni storici, l’autostrada ricorda il numero 18, che era il modo con il quale i nazisti richiamavano le iniziali di Hitler.

GRECIA: il paese brucia, sia per i grossi incendi del 2007 che per i disordini del 2008.

UNGHERIA: c’è un atomo o la stilizzazione dell’Atomium, il monumento di Bruxelles (che sta in Belgio…) fatto di angurie, prodotto tipico ungherese, e di salsicce ungheresi, il tutto su un tappeto di peperoni.

IRLANDA: una cornamusa che suona ogni cinque minuti, fatta di pelo come un orsacchiotto di peluche.

ITALIA: i calciatori vengono rappresentati tutti con un pallone da calcio all’altezza dei genitali. Si muovono e mimano una masturbazione con i palloni. In “veneto”, c’è anche un calciatore in posizione supina con i calzoncini abbassati e il culo di fuori.

LETTONIA: è rappresentata con le montagne, nonostante invece non ne abbia neanche una e sia tutta piatta.

LITUANIA: quattro Menneken-pis, pisciano sulla Russia.

LUSSEMBURGO: un lingotto con la scritta “vendesi”.

MALTA: una piccolissima isola con un elefante nano, visibile grazie ad una lente d’ingrandimento.

OLANDA: piena di minareti.

POLONIA: monaci innalzano la bandiera dei diritti dei gay allo stesso modo dei soldati americani.

PORTOGALLO: un tagliere di legno con sopra tre pezzi di carne che simboleggiano le tre ex colonie, Angola, Brasile e Mozambico.

ROMANIA: un parco di divertimenti con Dracula che suona, sbuffa e fa orrendi suoni.

SLOVACCHIA: il paese è foderato come fossa una salsiccia ungherese e il cordone ha i colori della bandiera ungherese.

SLOVENIA: una roccia nella quale è incisa la frase “Il primo turista è arrivato qui nel 1213″.

SPAGNA: interamente in costruzione, riempita di calcestruzzo con una betoniera che spande calcestruzzo.

SVEZIA: un’ala di un jet da guerra JAS 39 Gripen, di fabbricazione svedese in forze all’aviazione della Repubblica Ceca, è chiuso in un imballaggio di Ikea.

INGHILTERRA: a causa del suo euroscetticismo, l’Inghilterra c’è e non c’è nella istallazione. Uno spazio vuoto in alto a sinistra simboleggia l’isola britannica.

 

La reazione dei Paesi membri non si è fatta aspettare: sentitisi pesantemente oltraggiati dalla rappresentazione di Černý, molti Stati hanno richiesto che l’opera fosse rimossa dall’edificio. La risposta dell’autore alle proteste dei Paesi è stata “Volevamo vedere se l’Europa fosse stata in grado di ridere di se stessa”, descrivendo le sue intenzioni come ironiche e non offensive. L’opera è stata rimossa dopo neanche un mese dalla sua installazione per volere dello stesso artista e adesso è esposta al Techmania Science Center di Plzeň (PDF guida di Entropa).

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Molti dei lavori di David Černý si nascondono in luoghi storici della città di Praga e spesso vengono oltrepassati dai turisti sbadati che, fotocamera alla mano, sono pronti a scattare foto all’ennesima guglia in lontananza o meraviglia architettonica in cui si imbattono per caso o per volontà: un consiglio è quello di guardare meglio e più approfonditamente, per scoprire qualcosa che vi fornirà  un’interpretazione sicuramente più eccentrica ed inusuale di questi posti.

 

 Kůň – Cavallo:

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Kůň – Cavallo: All’interno del Pálac Lucerna, gioiello art nouveau  costruito negli anni ’20, si trova una statua che raffigura San Venceslao seduto sulla pancia del suo cavallo, ormai morto; quest’opera vuole essere una parodia dell’imponente statua raffigurante lo stesso soggetto (in un’interpretazione ovviamente diversa e più gloriosa) posta nella vicina Piazza Venceslao.  Anche se mai apertamente dichiarato dall’artista, l’opera rappresenterebbe un attacco all’ex-presidente Vaclav Klaus, soggetto frequente della derisione di Černý.

 

Viselec – L’appeso

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Viselec – L’appeso: In Husova si trova L’appeso. Poche persone, passando di li per la prima volta, riescono a vederla, perchè la statua, come suggerisce il nome, si trova a a vari metri d’altezza: l’opera raffigura Freud appeso ad una trave per la mano destra. Non esiste un’univoca interpretazione del significato della statua: secondo alcuni rappresenterebbe la risposta di Černý alla domanda di quale sia il ruolo dell’intellettuale nel nuovo millennio, per altri invece racchiuderebbe in se il significato del vivere durante il regime comunista.

 

Čůrající postavy

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Čůrající postavy: Questa inusuale fontana è situata nel cortile del mattonificio Herget, in Malastrana. Rappresenta due figure maschili di bonzo che urinano in uno stagno a forma di Repubblica Ceca. Al loro interno è presente un dispositivo elettronico che permette loro di girare i fianchi e di alzare i genitali, in modo che il getto d’acqua scriva delle lettere sulla superficie dello stagno. Nel dispositivo è presente un’unità GSM a cui è possibile inviare un sms (utilizzando il numero nelle immediate vicinanze della fontana): il testo del messaggio verrà rappresentato dalle due statue.

 

 

 

 

MiminkaBabies

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MiminkaBabies: si tratta di 11 enormi statue nere raffiguranti bambini che gattonano sulla torre di Žižkov, considerata la seconda tra le costruzioni più brutte al mondo: quest’opera è stata infatti commissionata a Černý per rendere la torre un pò più “guardabile”. Tre statue dello stesso genere sono state collocate all’entrata del Museum Kampa, dove è possibile osservarle da vicino e notare la loro faccia angosciantemente implosa…

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 Brownnosing (I Secchioni)

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Brownnosing (I Secchioni): Si tratta di un’opera situata della galleria d’arte contemporanea Futura Gallery ed è un lavoro composto da due sculture identiche raffiguranti la metà inferiore del corpo umano piegate in avanti. I visitatori vengono invitati a salire su delle scale per guardare nel “didietro” delle statue, dove è installato uno schermo che trasmette un video in loop di due persone mascherate dal ex presidente ceco Klaus (di nuovo al centro della derisione di Černý) e dall’artista Knížák che si imboccano a vicenda con “We are the Champions” dei Queen in sottofondo. Quest’opera rappresenta uno dei maggiori esempi del malcontento di Černý in riferimento alla democrazia post-rivoluzionaria: con Brownnosing egli sembra volerci dire che i destini dei Cechi, nonostante tutti i cambiamenti avvenuti, rimangono inesorabilmente nelle mani dittatoriali e avide di politici incapaci.

 

Červená auta

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Červená auta: si tratta di due auto rosse appese con nonchalance tramite dei picchetti alla parete esterna del centro culturale Meetfactory (fondato dallo stesso Černý) a Smichov, nella zona del deposito ferroviario.

 

Quo vadis

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Quo vadis: Si tratta di una Trabant (o Trabi, auto simbolo della Germana dell’est ed ispirata nelle forme al satellite sovietico Sputnik) con 4 gambe, che commemora l’esodo di massa di più di 4000 tedeschi della Germania dell’Est che si accamparono nel giardino dell’ambasciata tedesca a Praga, prima che venisse loro garantito il permesso di viaggiare verso la Germania dell’Ovest, nell’ 1989. La statua si trova in questo stesso giardino.

 

Embryo

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Embryo: E’ uno dei lavori meno conosciuti di Černý. Si tratta di una massa rosa a forma di embrione posta sulla facciata del Na Zabradlí Divadlo ed installata in occasione del cinquantesimo anniversario del teatro. Nella notte, grazie a delle luci posizionate al suo interno, si illumina, creando un effetto alquanto inquietante…

 

Guns

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Guns: si tratta di 4 gigantesche pistole sospese rivolte inevitabilmente e in modo angosciante l’una contro alle altre, che producono oltre al suono dello sparo, anche altri tipi di rumori. L’opera era installata presso l‘Artbanka Museum of Young Art (ora chiuso).

 

Shark – Squalo

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Shark: Anche questo lavoro è esposto all’ AmoYa e rappresenta una sharkdiretta ed inequivocabile parodia dell’opera di Hirst “The phisical impossibility of death in the mind of someone living“, la quale rappresenta uno squalo in una teca di vetro. Černý, al posto dello squalo, ha posto nella teca Saddam Hussein, nudo e legato con delle funi ed un cappio al collo. Nel 2006 Shark è stata rifiutata per ben due volte, prima in Belgio, poi in Polonia, dove si è temuto che l’opera potesse turbare eccessivamente il pubblico, soprattutto quello Musulmano.

 

David Černý –  Home

 

 

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