Limitiamoci ai fatti: da giorni il Sindaco di Roma, Marino, aveva dichiarato che si sarebbe recato a Filadelfia su invito del Sindaco di quella città, Nutter per accogliere Papa Francesco durante il suo recente viaggio negli Stati Uniti. E’ stato sottolineato anche che il viaggio sarebbe stato a carico della municipalità di Filadelfia, nell’ambito di un rapporto di collaborazione esistente tra le due città.
Nonostante le cose fossero ormai chiare da tempo, la polemica è montata giorno dopo giorno, ma non si è basata, come sarebbe stato logico attendersi, sulle continue assenze da Roma del Sindaco, ma sul come e perchè Marino è andato a Filadelfia, tant’ è che il Papa, continuamente incalzato sull’argomento, si è sentito in dovere, un pò spazientito, di dire che ne lui ne altri del suo staff, avevano invitato il discusso ospite; tutto questo per consentire ad Alemanno, dopo mesi di opportuno silenzio, di ricominciare a dire la sua?

 

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4 comments

  1. Jair 29 settembre, 2015 at 12:24

    La situazione del PD a Roma è davvero bizzarra e paradossale. Tutti sputano addosso a Marino e lo trattano come un minus habens , compresi i suoi compagni di partito, ma allo stesso tempo il partito prega (e lo prega) che non si dimetta perchè dalle urne uscirà un disastro. Fa bene Marino a fregarsene del Comune e ad andarsene in giro per il mondo, e che lavorino i suoi due tutori.

  2. Por Quemada 29 settembre, 2015 at 12:03

    Ma perchè Marino dovrebbe stare a Roma, dove non ha e non avrà niente da fare?
    Il PD l’ha sfiduciato, non che non se lo meritasse, e ormai comandano Orfini e Gabrielli; se si votasse il PD finirebbe male, e per questo non si vota, dovrà pure passarsi il tempo il buon Ignazio.
    Quello che veramente non si capisce è perchè non si sia dimesso, lasciando il suo partito in braghe di tela di fronte alle elezioni, ma si vede che l’attaccamento alla poltrona supera il desiderio di vendetta.
    Perchè poi Filadelfia voglia “collaborare” con Roma, non riesco proprio a capirlo.

  3. Bondi James Bondi 29 settembre, 2015 at 10:30

    Non so se Marino conterebbe di più se fosse presente ogni giorno in Campidoglio, e non so quanti giorni di vita restino alla sua amministrazione. Chiunque ne prenderà il posto, non potrà cambiare lo sfascio totale della città. Aveva ragione già trent’anni e passa anni fa, Alberto Fortis, quando chiamava i romani “brutta razza di ruffiani e di intriganti”, e ancora non poteva prevedere la rovina dei giorni nostri. Una città divisa in mille mafie e sottomafie, mille categorie l’una contro l’altra, gli autisti dei bus contro i pendolari, i custodi contro i visitatori, i borgatari contro i rom, gli affittuari contro gli occupanti abusivi, i commercianti contro i cinesi, i funzionari comunali contro i cittadini, i cittadini contro i politici, la cricca di quel politico da quartierino contro quella del politico dell’altro quartierino… e tutti contro Marino. Una città dove non funziona più nulla, sfasciata nel suo tessuto sociale, devastata, persa, irrecuperabile. Ormai il mondo civile si ferma a Grosseto.

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