le storie

Norman Bethune, la medicina come impegno sociale

Bethune Manifesto

Bethune – medico canadese – ha un posto nella storia per il suo contributo all’uso della scienza medica in supporto alle cause di emancipazione dei popoli. Istituendo unità sanitarie, prima durante la guerra civile spagnola e successivamente al seguito dell’ Ottava Armata Comunista cinese impegnata nella guerra sino-giapponese.

Nulla delle sue origini fa presagire la futura carriera di Henry Norman Bethune, nato il 4 marzo 1890 a Gravenhurst, tranquilla cittadina sulle rive di un pittoresco lago poco a nord di Toronto. Figlio di un pastore protestante di origine scozzese, Bethune decide di intraprendere la professione medica del nonno, iscrivendosi all’università di Toronto. Ma quello che spinge veramente il giovane agli studi medici è l’aspetto sociale della professione, che lui sente essere mezzo per alleviare le sofferenze nel mondo. Tanto che nel 1915 interrompe gli studi per arruolarsi volontario come portantino infermiere al seguito delle truppe canadesi impegnate in Francia nella prima guerra mondiale. Nel 1917 in seguito a ferite riportate nel campo di battaglia, Bethune viene trasferito in Inghilterra, entrando nella marina britannica come tenente medico, per poter così completare gli studi nel 1919. Alla fine del conflitto torna in Canada specializzandosi nel Toronto General Hospital, per poi andare ad esercitare la professione medica a Detroit nel Michigan.

Nel 1926 gli viene diagnosticata una tubercolosi polmonare che riesce a combattere e infine a debellare sperimentando su se stesso tecniche d’avanguardia ancora allo stato di studio, incluso il collasso polmonare. A seguito di questa crisi personale, piuttosto che tornare a fare il medico di famiglia, Bethune decide di dedicarsi alla cura della tubercolosi, prima a Montréal e in seguito all’ospedale Sacré-Coeur nella vicina Cartierville, perfezionando ed attuando gli esperimenti e teorie sviluppate su se stesso durante la sua malattia.

Tra il 1929 e il 1936 inventa e apporta migliorie a dodici strumenti medici e chirurgici da usare per la lotta alla tubercolosi, scrivendo anche importanti articoli sulle innovazioni da lui introdotte nella tecnica delle cure toraciche. In quegli anni ottiene importanti riconoscimenti scientifici e, con questi, anche laute parcelle da ricchi pazienti affetti dal morbo. Guadagni che Bethune spende per attorniarsi di oggetti d’arte e antiquariato. Partecipando attivamente alla vita dell’alta società, alla quale presto si sente di non appartenere.

Statua Bethune

Durante gli anni della depressione degli anni 30 infatti, Bethune diventa sempre più convinto della necessità di dare priorità alla prevenzione piuttosto che alla cura di questo male e comincia ad occuparsi dei suoi aspetti socio-economici, notando che essa colpisce maggiormente gli strati sociali più deboli. In questo, Bethune opera in senso opposto al mondo professionale del tempo, essendo allora la medicina prevalentemente al servizio della classi privilegiate. Con l’establishment medico concentrato sulla cura piuttosto che sulla prevenzione e sulle cause delle malattie. Prima tra tutte le cause, le inadeguate condizioni igienico-sanitarie di ampi strati della popolazione.

Durante la depressione degli anni trenta, in Canada si sviluppano tutta una serie di agitazioni e iniziative di forte impegno sociale, con la Bethune che diviene un prestigioso sostenitore del movimento per la medicina pubblica. La duratura depressione economica stava minando le fondamenta sulle quali il paese si era formato, in quanto per la prima volta la prosperità, intesa come diritto universale, stava diventando sempre più un privilegio di pochi. Parte del pacchetto di rivendicazioni riformiste portate avanti dai movimenti progressisti del tempo che invocano una società più equa, è l’introduzione di un sistema sanitario pubblico.

Bethune, a proposito della professione medica del tempo, cosi’ scrive:

La medicina, come viene attualmente praticata, è un commercio di lusso. Stiamo vendendo pane a prezzo di gioielli …. Togliamo il profitto dall’esercizio della medicina e purifichiamo la nostra professione, fatta oggi da rapaci individualisti. … Dovremmo domandare alla gente – non se ha soldi per pagarci – piuttosto come pensino di essere meglio serviti”.

Norman Bethune

Il primo tentativo in Canada di introdurre l’assistenza medica gratuita viene fatto nel 1935 quando il partito progressista United Farmers of Alberta vince le elezioni in quella provincia. Bethune si offre volontario nell’attuazione dell’iniziativa e, a questo proposito,  visita in quell’anno l’Unione Sovietica per studiarne in prima persona il suo sistema sanitario.

Il progetto del partito socialista dei contadini dell’Alberta fallisce il seguente anno per l’opposizione delle classi conservatrici e l’ostracismo da parte dell’establishment socio – economico del tempo, incluso quello medico. Questo fallimento rafforza l’impegno sociale Bethune che nel 1936 aderisce al Partito Comunista Canadese, allora fuorilegge in Canada. In quell’anno, poco dopo lo scoppio della guerra civile spagnola, Bethune è uno dei primi volontari organizzati dal partito comunista ad andare in Spagna in supporto del governo legittimo popolare. Bethune, utilizzando la sua precedente esperienza bellica, crea un servizio mobile di assistenza ai soldati. Organizzando, tra le varie iniziative e per la prima volta nella storia, unità di trasporto e di distribuzione di sangue donato dai civili e da usare per i soldati feriti al fronte.

Alla fine del conflitto Bethune torna in patria ma non ci resta a lungo. Nel gennaio 1938 il partito comunista canadese organizza una raccolta fondi da destinare a medicine e attrezzature mediche in supporto dell’esercito di Mao, a quel tempo impegnato a resistere l’invasione giapponese.  Bethune si offre volontario, partendo per Hong Kong dove compra il necessario, per poi incaricarsi personalmente del trasporto fino al fronte. Completata la sua missione, invece di tornare in patria come precedentemente stabilito, Bethune decide di restare per contribuire con la sua esperienza medica alla lotta di liberazione del paese, unendosi all’Ottava Armata Comunista. Ivi Bethune comincia la sua attività medica, eseguendo interventi chirurgici di emergenza sui campi di battaglia, per poi dedicarsi alla creazione e formazione di unità sanitarie composte da medici, infermieri e inservienti all’interno dell’esercito di Mao. Scrivendo anche testi di medicina pratica per corsi di formazione sanitaria all’interno dell’esercito di liberazione. Introducendo così la metodologia e la prasi della medicina occidentale alle masse rurali cinesi.

bethune chirurgo in Cina

Tanto fu apprezzato il suo lavoro che Mao gli dedica brani dei sui scritti e facendo altresì che la storigrafia moderna del paese ponesse questo straniero, che non sapeva una parola di cinese, nell’olimpo degli eroi della Repubblica Popolare Cinese. Meritato riconoscimento per un uomo che ha dedicato la sua vita professionale, fino all’estremo sacrificio, a far sì che la medicina diventasse un mezzo per alleviare le sofferenze di tutti, piuttosto che un servizio per pochi. Cosi scrive di lui Mao Tse Tung:

“Il compagno Bethune era un medico. L’arte di guarire era la sua professione, con la quale ha dato un grandissimo servizio medico allo sforzo bellico dell’Ottava Armata. Sono profondamente addolorato per la sua morte. Ora noi tutti lo commemoriamo, il che dimostra quanto profondamente il suo spirito ha ispirato tutti noi. Dobbiamo prendere tutti esempio dal suo spirito di abnegazione totale alla collettività.”

Dopo quasi due anni di intenso lavoro in prima fila nei campi di battaglia, durante un’operazione, Bethune si taglia accidentalmente un dito, morendo di setticemia a 49 anni il 12 novembre 1939. Da allora statue e placche sono state erette in suo onore in moltissime città cinesi. Nel frattempo in Canada nel 1946, sette anni dopo la sua morte, il governo liberale di Mackenzie King, grazie anche al contributo di Bethune, introduce la sanità pubblica gratuita.

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