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Nuova vita per la Piramide Cestia di Roma

 

La sola piramide superstite della Città Eterna, risalente all’epoca della conquista dell’Egitto, potrà attirare più visitatori dopo un pulizia approfondita finanziata da un mecenate giapponese

dell’Associated Press
(Traduzione Redazione Modus)

 

 

Dopo che un magnate dell’abbigliamento giapponese ha contribuito i fondi per pagare la costosa  pulizia, gli archeologi sono desiderosi di mostrare il monumento, costruito circa 2000 anni fa come la tomba di sepoltura per un pretore, o magistrato, romano chiamato Caio Cestio.

Anche se alta 36 metri, la piramide attirava pochi turisti. Decenni di sporcizia annerirono il cremoso marmo bianco di Carrara dell’esterno del monumento nei pressi di un incrocio intasato dal traffico e una stazione della metropolitana. La base della piramide è sotto il livello stradale in quanto la metropoli è stata costruita nel corso dei secoli, e molti passano di fretta senza rendersi conto dell’effettiva altezza del monumento.

L’archeologo Leonardo Guarnieri ha detto ai giornalisti Mercoledì 3 Febbraio che visite guidate, tra cui la camera di sepoltura affrescata, vengono date due volte al mese su prenotazione.

 

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I visitatori devono accovacciarsi per farsi strada attraverso uno stretto corridoio che conduce alla camera sepolcrale. Non si sa cosa sia successo ai resti di Caio Cestio, Guarnieri ha precisato. All’interno della camera, i visitatori possono vedere un tunnel inclinato verso l’alto. L’archeologo ha detto che il restauro ha rafforzato le teorie che il tunnel possa essere stato scavato in epoca medievale, possibilmente da tombaroli.

La piramide è una delle quattro conosciute che furono costruite ai tempi dell’antica Roma, ma l’unica a sopravvivere fino ad oggi.

La loro costruzione rifletteva una moda per lo stile egiziano a Roma dopo la conquista dell’Egitto, ma le semplici, figure affrescate sulle pareti del sepolcro sono state fatte nello stile di Pompei.

 

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Con il pesante inquinamento di Roma che annerisce e corrode i monumenti non appena essi vengono ripuliti e ripristinati, la piramide sarà pulita ogni 2 o 3 mesi da un gruppo di arrampicatori free-climbers, eliminando così la necessità per sgradevoli ponteggi e impalcature costose.

Il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, cronicamente a corto di fondi per pulire, preservare e proteggere la sua immensa ricchezza di opere d’arte, gioielli architettonici e monumenti antichi, sta promuovendo il patrono giapponese della piramide come un modello di cooperazione tra settore pubblico e privato.

 

Yuzo Yagi, che dirige una società di abbigliamento e tessile, ha donato € 2 milioni verso il restauro.

 

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                                    Yuzo Yagi
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2 comments

  1. nemo 8 febbraio, 2016 at 16:37

    Si è salvata dallo spoglio perchè fu inserita nel percorso delle mura che Aureliano fece costruire. Le altre, una delle quali ben più grande e posizionata nel punto dove ora sorge la chiesa della Traspontina, sono state completamente smontate per ricavarne materiali.

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