le storie

Qui radio Londra e la pagina di giornale

 

 

Capita, a volte che nel rimettere ordine nelle cose, vengano fatte scoperte sorprendenti. Così è capitato a Laura, quando ha trovato in scatole contenenti vecchie foto, un articolo di un giornale, conservato da sua madre, già dai tempi della giovinezza.
Un trafiletto di questo articolo,inizia così:”La voce di Londra. Trasmette ogni giorno:ore 7,30 7,45-ore 13,30 13,45-ore18,45 19-ore 21,45 22,45. Segnaliamo ai nostri ascoltatori la variazione dell’orario delle trasmissioni”; viene quindi segnalato il programma di domenica 17 aprile a sabato 23 aprile. Domenica 17 aprile era il giorno di Pasqua e..;.”ore 7,30 la BBC insegna l’inglese:ore 18,45 radiosport;ore 21,15 rassegna della settimana: Billy Browns edizione straordinaria per la Pasqua”. Il programma prosegue poi con le segnalazioni delle variazioni della settimana sino ad arrivare a sabato 23 aprile, alle ore:”21,45 meridiano di Greenwich, commento politico. Quesiti. La BBC risponde alle domande dei suoi ascoltatori.”
Nella stessa pagina compare l’inserto “Concerti Palmolive. Orchestra per tutti i paesi. Oggi potrete ascoltare alle 21,10, sulla rete rossa,l’orchestra diretta da Jacques Helian”.
E’ venuto da chiedersi come fosse possibile ,che il regime permettesse la pubblicazione di programmi delle BBC con tanto di artisti stranieri, su una pagina di un giornale , forse, Il Radiocorriere . Contrariamente alle sue abitudini, la madre non aveva riportato il titolo del giornale, nè la data.
Riflettendoci, Laura si è resa conto che queste pubblicazioni dovevano essere antecedenti all’entrata in guerra dell’Italia. Condizionata da quanto sentito narrare su Radio Londra e sulle notizie clandestine , preannunciate da un” tu tu tuumm “, che la gente ascoltava di nascosto, non aveva pensato a questa possibilità. E’ venuto in soccorso Internet ; facendo un pò di ricerche sul sito “che giorno era” e facendo un procedimento inverso, ha scoperto che il 17aprile ,che cadeva di domenica, apparteneva all’anno 1938.

Iole, così si chiamava, aveva circa una ventina d’anni. Leggeva Piccola Fata, la rivista di ricamo e cucito che divenne poi “Mani di fata”, il Radiocorriere e tutto quanto leggibile che le capitasse tra le mani. Aveva frequentato la scuola sino alla quarta elementare, per andare poi a cucire in un laboratorio di sartoria: l’ascolto della radio le letture, l’avevano resa, si può dire, una persona colta che apprezzava l’arte, la poesia, la musica.
Dopo la guerra aveva coperto con fotografie ritagliate da giornali, specie foto di bambini, tutte le immagini riguardanti il regime, che avevano infestato tutti i giornali pubblicabili. Fu anche quello un modo di dire “basta così’, basta con la guerra, con la dittatura, partiamo da zero”.

Era “sfollata” con la madre, proveniente da Genova, nel Ferrarese, dove aveva trovato ospitalità presso parenti. Lì aveva appreso le tragiche notizie dei bombardamenti di Genova nell’ottobre/ novembre 1942; bombardamenti che furono anticipatori di quelli ancor più gravi, nell’estate del 1943.

Insieme alla pagina di giornale,è saltata fuori anche una cartolina,col ritratto di Shirley Temple, inviata al padre, rimasto a Genova. Porta la data del 30.5.1945.”Papà mio carissimo,dopo tanta ansia ieri finalmente abbiamo ricevuto vostre (al padre dava del voi) notizie,potete immaginare la nostra gioia nel sentire che voi e tutti i nostri cari, siete salvi, e che salva è pure la nostra casa. Speriamo ora che voi possiate ricevere presto nostre notizie….abbiamo solo 3 francobolli da 25, e finchè non ne troviamo vi scriviamo senza, speriamo riceverete lo stesso…”

Raccontava che il cielo non le parve mai così azzurro, come il giorno in cui, a guerra, realmente finita, arrivavano i soldati buttando in aria i fucili, gridando” la guerra è finita!”. ”

La guerra era finita. Ora c’erano da ricostruire le case e gli animi della gente.

0 lettori hanno messo "mi piace"
Print Friendly, PDF & Email
Share:

Leave a reply

WordPress Appliance - Powered by TurnKey Linux