attualità

La sinistra non dimentichi le città

 

 

Nel quadro uscito dal primo turno delle comunali, di difficilissima interpretazione tanto i risultati sono diversi da città a città, forse l’unico dato certo e incontestabile è il pessimo esito delle liste della sinistra radicale, uguale da nord a sud, con le parziali eccezioni dei risultati, non trionfali ma accettabili, di Bologna e Napoli.
Particolarmente grave appare la sconfitta della sinistra a Milano e Torino, dove nemmeno la presenza a candidati sindaci di personaggi di spicco e noti per la lunga militanza politica e sindacale (Basilio Rizzo e Airaudo) ha impedito di andare oltre un deludentissimo tre e mezzo per cento di voti.
Specialmente significativo anche il pessimo risultato nei municipi periferici delle metropoli, cioè al livello in cui contano maggiormente i rapporti di conoscenza personale e la capacità di stare sul territorio: a Milano 4 sulle 8 zone periferiche sono passate dal centrosinistra al centrodestra, tra cui due delle zone storicamente “rosse” del nord cittadino, dove la debacle della sinistra dura è stata ancora più vasta. La sinistra non dimentichi le città

In un momento in cui la disaffezione e addirittura l’avversione di gran parte dell’elettorato verso la classe politica in genere e verso le pratiche di cattiva amministrazione dovrebbero premiare le forze antagoniste al sistema, conviene capire perchè il disagio diffuso venga raccolto solo da movimenti populisti raffazzonati e reazionari o si rifugi nell’astensione, ma non venga minimamente intercettato dalle liste di sinistra. La sinistra non dimentichi le città
Oltre a un problema di linguaggio vecchio e inadeguato alle dinamiche sociali odierne, e alle perenni divisioni interne che ormai hanno portato alla polverizzazione delle formazioni alla sinistra del Pd, ci pare che il problema maggiore oggi sia il rifiuto di essere forza propositiva, costruttiva, dialogante. La sinistra non dimentichi le città
Dice Fassina che le ragioni della sconfitta stanno nell’essere stati coinvolti nelle cattive amministrazioni di centrosinistra, e da questo pensiero fa discendere un implicito ma reale appoggio alla candidata sindaca grillina al ballottaggio romano: ma se le esigenze di discontinuità fanno premio sui valori ideali e su quel residuo patrimonio di competenza e ragionevolezza che dovrebbe disinguere la sinistra dal populismo grillino, ci sembra che le liste di sinistra si condannino a essere sempre più marginali e insignificanti.  La sinistra non dimentichi le città

In molte città le liste di sinistra e i loro elettori hanno ancora la possibilità di essere decisivi nella scelta dei sindaci al ballottaggio. I prossimi giorni dovranno essere impiegati nel chiedere ai candidati impegni precisi sui contenuti del loro programma di amministrazione, vincendo la tentazione far diventare i ballottaggi un referendum anticipato contro Renzi. In alcune città, come a Milano,  si hanno segni positivi in questa direzione: il candidato del centrosinistra Sala dovrà dare risposte alle domande della sinistra su quante risorse verranno destinate all’edilizia residenziale pubblica, dovrà garantire che le Aziende Municipalizzate non verranno svendute per fare cassa, e che il Comune darà sostegni economici ai cittadini in difficoltà.   La sinistra non dimentichi le città

In altri Comuni, la sinistra sembra invece voler scegliere la strada più emotiva e più semplice del “Renzi a casa”, a costo di consegnare i prossimi cinque anni da amministrazioni di destra o populiste-incompetenti. Ci pare che questa voglia di colpire il governo a scapito dell’interesse delle città , sia una colpa assai più grave del coinvolgimento in cattive amministrazioni passate e una dimostrazione di irresponsabilità che con la tradizione  della sinistra non ha nulla a che vedere.

 

 

Comunali ’16,  1°Turno, i blog:

Sinistra che vince, sinistra che perde

Renzi ha perso; attenti a Renzi!

La sinistra non dimentichi le città

0 lettori hanno messo "mi piace"
Print Friendly, PDF & Email
Share:

5 comments

  1. Por Quemada 8 giugno, 2016 at 23:18

    Ragazzi, vi vedo preoccupati, davvero pensate di dover emigrare appena Roma, e magari Torino e Bologna, avranno sindaci a 5 Stelle?
    Avete per caso visto colonne di macchine parmensi dirigersi verso il confine a Ventimiglia?
    Rilassatevi, non vi succederà nulla, e per quello che avete da perdere, il governo Renzi, potreste anche sorridere…

  2. Tigra 8 giugno, 2016 at 15:49

    Ho qualche dubbio che il tuo appello alla ragionevolezza possa essere accolto, dove le liste di sinistra hanno presentato un candidato sindaco lo hanno fatto in aperta polemica contro il PD, generalmente ricambiate con identico stile, e non immagino che le ferite dello scontro vengano dimenticate in pochi giorni.
    Per come stanno le cose ci vorrebbe un passo da entrambe le parti, e un abbassamento generale dei toni, ma in questo momento non lo vedo neanche in prospettiva e temo che prevarrà la logica del tanto peggio tanto meglio, come sempre succede quando si arriva come oggi al rancore personale.

    • Jair 8 giugno, 2016 at 17:19

      A Milano dei segni di apertura reciproca ci sono. Probabilmente dipende dal fatto che Sala ha un gran bisogno dei voti della sinistra per spuntarla al ballottaggio, mentre a Roma i voti di Fassina non bastano a Giachetti per salvare una situazione che appare compromessa. Se io fossi romano, però penserei che per dare una punzecchiata a Renzi non vale la pena di fare amministrare la città da quei ragazzotti che hanno finora dato prova soltanto di incompetenza e inadeguatezza, non vorrei essere corresponsabile delle stupidaggini che combineranno.

      • Remo Inzetta 8 giugno, 2016 at 19:33

        Apprezzo l’intenzione, ma ti puoi scordare che Fassina chi? sia così responsabile e realista da fare una scelta tanto intelligente.
        Il suo scopo è eliminare Renzia dalla vita politica, e Roma non è un prezzo troppo alto da pagare, come pure Torino e Bologna possono essere tranquillamente sacrificate.
        Forse a Milano gioca il fatto che essendo stata una città tradizionalmente della destra, gli elettori di sinistra vorrano evitare di riconsegnarla dopo un solo mandato amministrativo.

Leave a reply

WordPress Appliance - Powered by TurnKey Linux