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Una legge qualsiasi

 

Una legge qualsiasi

Alla fine, una legge qualsiasi sulle unioni civili è uscita. Tutti si sono messi d’impegno perchè ne uscisse la peggior legge possibile, e probabilmente è vero che in Senato non esistevano i numeri per farne una migliore. Due sono i fatti certi che escono dal dibattito politico abbastanza disgustoso di questi mesi.

Il primo, è la totale inaffidabilità del M5S non in quanto forza di (possibile) governo o di opposizione, ma proprio come forza politica parlamentare. Il movimento anti-casta dimostra sia di essere incapace di usare i metodi in uso in democrazia, che di volersi condannare all’ininfluenza perenne; vale poco indignarsi, quando tutti hanno già imparato che i conti in aula vanno fatti senza cercare i voti dei parlamentari grillini.

Il secondo fatto è che tutte le forze politiche hanno una percezione esatta dell’opinione popolare sui temi etici, che è molto più conservatrice e reazionaria di quanto si sostenga ufficialmente. Infatti, nel sentire di gran parte degli italiani ha fatto presa l’equazione tra stepchild adoption e utero in affitto, e nessuno ha voluto prendersi la briga di spiegare per bene che l’adozione del figlio del partner non ha niente a che vedere con la maternità surrogata. Meglio stralciare, piuttosto che la gente pensi che si permetta alle coppie gay di comprare bambini.

In questo panorama avvilente, la cosa più imbarazzante e fuori luogo è che coloro che non hanno voluto mettere la faccia su questa legge, ora parlino di una vittoria dell’amore: lavarsene le mani prima impedisce di vantarsi poi.

 

 

Una legge qualsiasi

 

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12 comments

  1. Blue 27 febbraio, 2016 at 14:53

    Coloro che oggi, autoproclamandosi eredi della vera sinistra – orfani di quel Partito Comunista che tanta fatica fece negli anni settanta a spingere in favore delle battaglie civili quali divorzio e aborto, accodandosi alle battaglie portate avanti dalla componente laica, socialista, liberale e libertaria della società – dimenticano che uno dei principali intellettuali italiani venne espulso dal Partito proprio per le sue inclinazioni sessuali.
    Vorrei ricordare a costoro, e più in generale a tutti, quanto immobilismo, proprio su questi temi, abbia caratterizzato la ortodossia comunista, in Italia – per tacere delle nefandezze commesse nel paese “guida” – sempre rivolta con occhio di riguardo verso la matrice confessionale della società.

    Dedico loro, paladini di quel catto-comunismo che ha caratterizzato troppo a lungo la storia del nostro Paese, che ha sempre tollerato e mai fatto propri i principi ispiratori del pensiero laico degli intellettuali “scomodi”, quali furono Foa, Salvemini, Rossi, Bobbio etc, le parole di una persona da sempre impegnata sul fronte dei diritti degli individui.
    Sono parole semplici e dirette. Chiare. Utili. Nel merito e nella sostanza.

    Riporto qui un link.
    http://www.unita.tv/opinioni/a-mente-fredda-io-dico-che/

  2. nemo 27 febbraio, 2016 at 09:07

    Mi spiace ma l’informazione circa la famosa adozione è stata completa, più e più volte la Senatrice ha ripetuto il concetto. Che poi la posizione dei contrari abbia avuto buon gioco ad oscurare quelle posizioni di chiarezza è altra cosa. In fondo si torna all’annoso problema, il diritto di tutti ad avere la propria opinione e a partecipare si scontra con la capacità di sapere usufrurire di questo diritto. Nessuno creda che sto teorizzando un elettorato suddiviso in fasce sociali, ma questo è il fatto. D’altronde, io credo, sia sufficiente scorrere i, tanti, interventi che vi sono sui social, si passa dal partigiano convintissimo al tradizionalista, altrettanto convinto, non vi è un accenno al fatto , o almeno ce ne sono talemente pochi che finiscono sommersi dalla generale , e mediocre, ignoranza, intesa quest’ultima come non conoscenza di quello che si sta discutendo. La Senatrice ha più e più volte detto che quello previsto dalla normativa nulla aveva a che fare con il famoso, e tutto sommato ignobile, utero in affitto, ma riguardava solo i figli nati dalla precedete unione del partner. Si è voluto gridare al lupo, e questo ha avuto buon gioco, ma dire, come alcuni hanno impropriamente detto, che questo non è un passo avanti rispetto alla situazione precedente è un’altra delle falsità che, ormai giornalmente, popolano i nostri quotidiani. Che ciò viene gridato nell’aula del Senato dovrebbe essere cosa diversa da ciò che i professionisti dell’informazione dovrebbero fare. Gli uni, i politici, fanno il loro mestiere, per quanto dovrebbero, gli altri invece hanno un mandato più morale che sociale, informare.

    • Jair 27 febbraio, 2016 at 11:34

      Ma ammetterai, caro Nemo, che nonostante gli ammirevoli sforzi della senatrice Cirinnà per spiegare il significato della stepchild adoption, hanno prevalso le interpretazioni maligne e volutamente distorte. Hanno vinto quindi la cattiva informazione e la propaganda di menzogne, tanto è vero che si è deciso di stralciare quell’articolo dal ddl. Alla fine ha vinto Alfano su tutta la linea, mi riesce difficile considerarla una vittoria del progresso.

    • Tigra 27 febbraio, 2016 at 12:01

      Non posso negare che rispetto a prima ci sia qualche diritto civile in più, ma la misura è assolutamente inadeguata, tanto è vero che quello che ha ragione di cantare vittoria è Alfano, che ha ottenuto il massimo risultato col minimo sforzo, esattamente il contrario di quello che è successo al PD.
      Ti faccio una domanda caro Nemo, tu credi che se il Governo, e Renzi in prima persona, avessero gestito la vicenda con l’energia che hanno messo nel job act il finale sarebbe stato identico?
      Se Renzi fosse andato in TV a sbugiardare Alfano, che ha avuto un comportamente politicamente strumentale e umanamente miserabile, che cosa sarebbe successo?
      Credi veramente che Alfano e i suoi due gatti sarebbero andati a votare per togliere qualche diritto in più ai gay?
      Oggi al voto possono puntare solo il Movimento 5 Stelle e il PD, non certo i cespugli della maggioranza, e neppure quelli dell’opposizione, E poi, siamo sicuri di volere una sinistra che piega i principi alla realpolitik, che poi vuol dire approvare quelli della destra più becera e clericale? E siamo sicuri che questa sinistra possa anche essere vincente?

  3. Genesis 27 febbraio, 2016 at 08:09

    Di leggi in Italia, ne abbiamo a non finire. La somma delle leggi dei tre stati più attivi della UE, non risulta esser di numero maggiorne delle nostre.
    Il problema di fondo è che per votare una legge entrano in campo in primis gli oppositori. Questi si oppongono non al senso della legge, bensì al gruppo che l’ha proposta…così, alternativamente, con emendamenti dichiaratamente falsi, maxi sberleffi, false informazioni, un buon disegno di legge diviene una ciofeca. È colpa di chi ha presentato quel disegno di legge, o è colpa di chi si è opposto?
    …e intanto si discute del sesso degli angeli indicando che nell’Unione civile sia necessaria la fedeltà…come se uno si unisse ad un altro, perché ha tempo da perdere, perché vuole firmare carte che lo obbligassero per tutta la vita in alcuni doveri…facendo capire che l’unione civile cui ci si riferisce è quella tra persone omosessuali amanti del vizio, della perversione, della promiscuità, del peccato ad ogni costo, disegnando ignoranti rozze figure inesistenti nei neuroni ormai bacati del popolo….
    Ma…quando finiremo di giocare alla politica e faremo qualcosa di utile?
    Vivi e lascia vivere….è un detto popolare che ha i natali nella notte dei tempi. Possibile che non se lo fili nessuno?

    • Tigra 27 febbraio, 2016 at 11:41

      Il vivi e lascia vivere non se lo filano di sicuro un numero sufficiente di persone, e in Italia meno che mai.
      Comunque è vero che l’opposizione in questo paese, specialmente quando è di destra, è più interessata alla presa del potere che non al bene dei cittadini, e si regola di conseguenza: i pentastellati non hanno inventato niente di nuovo.
      Quanto alla gestione dell’iter della legge, da parte del PD, mentirei se dicessi che la trovo ineccepibile…

  4. Por Quemada 27 febbraio, 2016 at 00:22

    Il PD sta decisamente migliorando, invece che votare assiema a Forza Italia vota solo con la sua parte migliore, quella che fa capo a Verdini, un uomo una garanzia.
    Appena li metti un po’ sulla corda, questo fa l’opposizione, l’istinto di tornare a casa diventa incontrollabile, volevano gratis i voti del Movimento 5 Stelle, visto che non controllavano i loro, e in più volevano anche fare i canguri.
    Troppo comodo mi sembra, ma forse cercavano solo una scusa per poter fare quello che dicono Alfano e Verdini, in fondo Renzi viene da quella parrocchia.

    • Tigra 27 febbraio, 2016 at 11:43

      Giusto, i voti su una legge che condividete non devono essere gratis, il vostro consenso è in vendita.
      E’ in vendita anche quando non lo condividete il provvedimento, così, per saperci regolare…?

    • Jair 27 febbraio, 2016 at 12:18

      Invece i vostri sono controllati benissimo dalla direzione aziendale. Avevano già deciso di votare a favore, quando è arrivato l’ordine da Casaleggio: “alt, siamo in calo, i sondaggi ci dicono che dobbiamo prendere la posizione becera e ignorante, non votate il canguro”. Ridicoli, guardate che il bonus di credibilità ormai è alla fine…

  5. Remo Inzetta 26 febbraio, 2016 at 15:04

    Invece che una legge “qualsiasi” preferivamo nessuna legge? Ce lo ricordiamo che fine hanno fatto i Dico?
    Certo, grazie ai pentastellati la stepchild adoption è saltata, in Senato il PD non aveva i numeri per farla passare, ma la situazione precedente era di gran lunga peggiore, e un passo avanti significativo c’è stato, io non credo che sia una legge qualsiasi, per niente.
    Cosa avrebbe dovuto fare Renzi, mettere le adozioni per le coppie omossesuali nel programma di governo, dovendosi reggere su Alfano? Fantasie…
    Proprio perchè l’Italia sia un paese che dei diritti dei gay non vuole sentire parlare ci dovrebbe convincere a valutare con maggior favore il risultato che è stato portato a casa, proprio grazie al fatto che Renzi ci ha alla fine messo la faccia.

    • Jair 26 febbraio, 2016 at 17:34

      Non capisco dove e come Renzi ci avrebbe messo la faccia. Ha detto da sempre (dopo 2 anni di guida del governo condotta con mano assai dura nei confronti del Palamento) che il tema delle unioni civili era lasciato alla libera discussione dei parlamentari. Unico fra tutti, e lasciato non certo perchè Matteo abbia un animo liberale, ma perchè sapeva che un impegno chiaro su questo tema avrebbe comportato il mettere a rischio il consenso che ha nella parte più conservatrice dell’opinione pubblica. Infatti, ha forse mosso un dito quando la povera signora Cirinnà è stata lasciata sola col cerino in mano? No, ha taciuto, come hanno taciuto tutti i capataz del Pd che hanno lasciato scorrazzare liberamente quell’intellettuale illuminato di Alfano! Hanno scelto di mettere la fiducia sull’emendamentone solo quando si stava profilando la clamorosa figuraccia di non riuscire a partorire nessuna legge, nemmeno quella penosa che è uscita. Che poi per spuntare la fiducia abbiano anche dovuto aprire le porte della maggioranza e firmare chissà quali cambiali a Verdini e amici, è una parte del discorso ancora più penosa, non so se rientra anche questa nella vittoria dell’amore.

      • Remo Inzetta 26 febbraio, 2016 at 19:04

        Ma mi stai prendendo in giro? Mi verrebbe da dire che le tue argomentazioni possono essere usate contro di te: dici che Renzi militarizza il Parlamento, e poi ti lamenti se su una questione di tipo etico lo lascia libero di decidere, ma forse hai ragione, visti gli scadenti risultati ottenuti dal Senato avrebbe dovuto occuparsene subito in prima persona.
        Quanto al Alfano e Verdini, ricordo a tutti che se al posto di Bersani ci fosse stato Renzi oggi Alfano e Verdini sarebbero stati a coltivare la propria irrilevanza.

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