la società

Zika non è una minaccia per la salute globale come Ebola

 

Zika non è una minaccia per la salute globale come Ebola. Ha bisogno di una risposta mirata.

di Clare Wenham
(Traduzione Redazione Modus)

 

Le politiche incentrate sulle paure e la sicurezza possono aver buon gioco con elettorati ricchi occidentali, ma questa è una malattia della povertà, simile ad altre trascurate  ma prevenibili malattie tropicali.

Le notizie provenienti dal Brasile hanno comprensibilmente sollevato preoccupazioni circa la crescente diffusione del virus Zika veicolato da zanzare in tutto il continente americano e anche negli Stati Uniti. In modo allarmante, questa malattia è stata collegata alla crescita dei casi di microcefalia tra i neonati (un’anomalia del feto che limita lo sviluppo del cervello nel grembo materno), anche se non vi è stata alcuna prova conclusiva di questo.

 

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Con il consiglio esecutivo dell’Organizzazione mondiale della sanità in pieno svolgimento, e subito dopo la designazione di malattie infettive del World Economic Forum (a Davos, N.d.R.) come una sfida globale chiave, Zika ha ricevuto una notevole attenzione globale. In particolare, vi è stata una conversazione sempre più focalizzata sulla trarne i debiti insegnamenti fallimenti della comunità mondiale per la salute durante l’epidemia di Ebola in Africa occidentale, e l’applicazione di questi per Zika far sì che questo virus non diventi la prossima grande minaccia per la salute globale.

Anche se questo confronto può essere comprensibile, ignora due punti importanti. In primo luogo, la risposta di Ebola come una minaccia alla sicurezza globale non è riuscita a produrre un meccanismo globale per fermare l’epidemia. In secondo luogo, Zika è una malattia molto diversa da Ebola e merita una risposta politica diversa.

Ebola ispirò paura nel pubblico attraverso sintomi violenti, la sua rapida e incontrollabile diffusione, alta letalità e la mancanza di una cura valida. È stato questo il timore che ha spinto i governi occidentali di applicare placebo politiche, come ad esempio lo screening negli aeroporti, nonostante l’errata logica che questo potesse fermare il virus dall’entrare in un paese. Mentre questi criteri di protezione focalizzati sulla sicurezza potrebbero aver giocato bene con l’elettorato occidentale non migliorarono attivamente la situazione sanitaria nei paesi interessati come la Sierra Leone, Liberia e Guinea, e non ha fatto nulla per migliorare le sostenibili prestazioni sanitarie in questi paesi. Né la maggior parte di questi leader globali considerarono l’impatto che il dirottare le loro risorse verso una “minaccia” potesse avere sugli altri problemi sanitari locali, come la malaria e la salute materna.

Molto semplicemente, Zika non pone lo stesso problema di sicurezza per la popolazione globale che abbiamo visto durante Ebola e non deve essere considerata una minaccia dello stesso tipo. Questo nonostante i centri statunitensi per il Controllo delle Malattie ora mettono il virus al livello di Allerta 2. Zika si diffonde attraverso le punture di zanzara nelle regioni colpite, producendo sintomi lievi simil-influenzali che raramente richiedono l’ospedalizzazione e un tasso di mortalità trascurabile. Il virus può essere facilmente controllato attraverso efficaci procedure di controllo della zanzara, come ad esempio distruggere gli insetti infetti e larve, o l’uso degli insetticidi.

 

 

Non sto suggerendo che dovremmo ignorare Zika o non dovremmo cercare di proteggere i bambini non ancora nati da potenziali danni. Essendo anch’io una donna incinta, ho la massima empatia per le donne colpite ed alle prese con l’impatto di questa malattia sui loro figli. Tuttavia, dobbiamo garantire la messa a fuoco della comunità globale che deve rimanere sulle misure sostenibili per il controllo delle infezioni veicolate dalla zanzara, piuttosto che risposte istintive sulla sicurezza.

Zika è una malattia della povertà, simile ad altre malattie tropicali trascurate, come la dengue e chikungunya. L’onere ricade in modo sproporzionato sulle popolazioni povere che vivono in prossimità di fonti d’ acqua non controllate che attirano le zanzare, e che non hanno le risorse per proteggersi individualmente anche con metodi di prevenzione della puntura.

Dovremmo concentrarci su una notizia positiva di questa settimana che concerne la salute e cioè che il governo britannico e la Fondazione Bill e Melinda Gates hanno impegnato £ 3 miliardi (€ 3.940.255.530, N.d.R.) per combattere la malaria e altre malattie ad oggi ancora trascurate. Attraverso la comprensione dei meccanismi della prevenzione e della cura di malattie trasmesse dalle zanzare, come ad esempio lo sviluppo di zanzare geneticamente modificate sterili, la comunità globale sarà molto meglio preparata a rispondere e prevenire malattie come Zika nel futuro.

Come con altri focolai, sarà la politica a decidere se e come Zika sarà controllata. Ma dobbiamo in modo globale portare la conversazione sui gradini positivi della lotta contro le malattie trasmesse dalle zanzare, piuttosto che far diventare Zika un problema di sicurezza, che può solo avere come risultante masse in preda al panico e una risposta globale non idonea.

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