Politicamente scorretto

Quando vedo in tante discussioni il sopracciglio alzato nel momento in cui qualcuno dovesse malauguratamente sbagliare qualche regola del linguaggio “politicamente corretto” mi vien da piangere.
Politicamente scorretto
Quando poi si scatena il linciaggio del poveraccio il quale (per esempio) invece di “non deambulante” ha detto incautamente paraplegico, oppure ha dato a qualcuno del “minorato” e non, come si confà ad una persona davvero civile, del “diversamente dotato”, mi chiedo: ma questi deficienti lo sanno o non lo sanno che il cosiddetto benessere della civiltà occidentale si regge sulla fame, la distruzione dell’ecosistema, e le guerre presenti nel resto del mondo?


Quelli che si scandalizzano perché qualcuno ha dato della puttana ad una professionista del sesso e non invece (più propriamente) della escort, lo sanno o non lo sanno che non soltanto coloro che appartengono a classi disagiate ma anche i “normali” che non dovessero disporre di beni immobili, lavoro, conti bancari o carte di credito, per questa nostra civilissima in-civiltà occidentale è come se non esistessero e possono tranquillamente andare a farsi fottere – ehm, scusate, volevo dire a morire ammazzati?

Politicamente scorretto
Il “politicamente corretto”, nato nell’alveo più puzzolente e ipocrita della sinistra, segna la triste omelia funebre di una parte politica che ha smarrito totalmente il senso della storia e dei valori.
Politicamente scorretto
E basta!

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