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Ricordo di Joseph P.

Ricordo di Joseph P.

 

La pietra nello stagno

 

 

 

Le ore otto di una mattina d’inverno, il telefono suonava alzasti la cornetta senza ansia o timore particolari.
Joseph P. deve venire in caserma immediatamente per comunicazioni urgenti, ma tranquillo nulla di grave.
Pensasti ad un verbale per eccesso di velocità o a una lite con i vicini, ma a mano a mano che il tempo passava affioravano sensazioni di una passato lontano.           Ricordo di Joseph P.
Gli agenti mostravano apparente gentilezza ma ad un certo punto il maresciallo pronunciò la terribile frase “Lei è in arresto, ha familiari cui comunicare il fatto?”              Ricordo di Joseph P.
Ognuno di noi è il centro di un mondo più o meno grande ma tutto crolla quando ti viene detto “Lei è in arresto.”
Pensasti a tua moglie ignara e ai bambini ancora a letto all’improvviso lontani separati da una voragine improvvisa e incolmabile.                                                         Ricordo di Joseph P.
Con voce flebile chiedesti “di cosa sono accusato ?
Violenza, violenza carnale, violenza sessuale rispose il maresciallo.”
I fatti risalgono all’estate di otto anni fa, la denunciante solo ora ha deciso, ma il racconto è coerente, sincero, credibile.
Lei Joseph P. è persona pericolosa, potrebbe reiterare il reato, l’unica misura idonea è la custodia cautelare in carcere, lei deve essere ristretto in carcere, così ha ordinato il Procuratore della Repubblica!
Se vuole può chiamare l’Avvocato, ma in ogni caso la trasferiamo alla Casa Circondariale.

Mi domando perché agli appartenenti all’arma dei Carabinieri che, prima facie, risultano essere autori di violenza sessuale aggravata in danno di giovani donne, nello svolgimento del proprio ufficio o servizio, non siano state ancora applicate misure cautelari di sorta.                  Ricordo di Joseph P.
Eppure le emergenze probatorie sono rilevanti, le modalità di esecuzione del reato evidenziano una capacità criminale degli autori fuori del comune.                      Ricordo di Joseph P.
L’amministrazione di appartenenza si è limitata all’asettica applicazione della sospensione dal servizio.
Ma nessuna misura cautelare coercitiva è stata ancora disposta dalla magistratura.
l’ingiustificato trattamento di favore riservato agli appartenenti ai corpi dello Stato, rispetto ai comuni cittadini è motivo di preoccupazione.             Ricordo di Joseph P.
Nello Stato di diritto, tutti sono sottoposti alla legge, anche e soprattutto i pretesi tutori della sicurezza personale e collettiva.

 

Ricordo di Joseph P.

 

 

 

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Ricordo

 

 

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